Riccardo Gazzaniga – A viso coperto

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Riccardo Gazzaniga – A viso coperto

Ottimo esordio quello di Riccardo Gazzaniga, sovrintendente della Polizia di Stato.  La scelta di narrare in “A Viso Coperto” di fatti che, per quanto inventati, si riconducono alla sua quotidianità di poliziotto è azzeccata: qui vengono raccontati gli scontri tra un immaginario gruppo di ultrà del Genoa e i reparti mobili della città. Inevitabile, visto l’argomento, qualche riferimento all’attualità ed a noti eventi ormai tristemente entrati nella recente storia d’Italia in generale e di Genova in particolare.

Brevità dei capitoli e linguaggio crudo e diretto infondono ritmo e vivacità alla lettura che scorre veloce e mai noiosa e aiuta a non perdersi nella molteplicità dei personaggi coinvolti ognuno dei quali diventa alternativamente protagonista con le proprie vicende e i propri drammi nei diversi capitoli. Quest’ultimo escamotage permette all’autore di mantenere un’equidistanza dai fatti senza dare alcun giudizio di parte ma dà voce ad entrambe le parti in causa: poliziotti ed ultrà. Sta al lettore decidere da quale parte schierarsi ma, attenzione, perché in questo mondo inevitabilmente violento sarà dura trovare un eroe ben definito in mezzo a tanti anti-eroi.

In sostanza, “A Viso Coperto”, romanzo vincitore del Premio Calvino 2012, è un romanzo consigliato agli amanti della narrativa italiana e di autori quali Carlotto, De Cataldo, Colaprico.

Massimo Arena

 

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