Alice Sebold – Lucky

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Alice Sebold – Lucky

L’ho comprato pensando fosse un romanzo. Lo è, in un certo senso, per il tipo di narrazione e di scrittura utilizzata. Ma è soprattutto una storia vera. Lei è l’autrice del più famoso “Amabili resti” e in questo libro racconta la storia dello stupro subito quando aveva 18 anni. Un assalto brutale, bestiale, forse  ancora più traumatico perché ai danni di una ragazza vergine. E’ un racconto molto coraggioso perché la Sebold non risparmia nulla, né a se stessa né al lettore. Le prime dieci pagine sono un resoconto agghiacciante dello stupro. Il seguito è un’analisi dettagliata dei suoi stati d’animo, del suo sentire, negli anni successivi. La sensazione di essere in qualche modo marchiata, la sua battaglia per chiamare le cose con il loro nome (“ho subito uno stupro” dice alla persone che usano espressioni come “quello che ti è successo”), la rabbia quando le tocca difendersi, soprattutto durante il processo, come se non fosse una vittima e come se la violenza subita venisse sminuita,  fino all’ammissione che tanti anni passati a dimostrarsi forte avranno lunghissimi strascichi nella sua vita adulta.  Lucky perché, le dicono, ad un’altra è successa la stessa cosa e non è sopravvissuta….. Lucky perché “se proprio doveva succedere sono contento sia successo a te e non a tua sorella: tu sei più forte” le dice il padre in sincera e orrenda buonafede….. Ma Lucky anche perché nella sua vita  compaiono insegnanti come Raymond Carver e la sua compagna Tess Gallagher, fondamentali per il suo percorso di futura scrittrice.  E’ paradossale dire che questo è un bel libro perché racconta fatti terribili. E’ una mazzata.  Però è  uno di quei libri dei quali difficilmente ci si dimentica, peraltro scritto benissimo.

Anna LittleMax Massimino

 

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