“Come spiegherebbe a un bambino che cos’è la felicità?”, “Gli darei un pallone per farlo giocare”
Era l’estate del 2000 quando il mio amico Jonny Biserni mi prestò questo libro, lo lessi in un fiato, come una bevanda dissetante, come una boccata d’ossigeno. Raccontava il calcio come non ne avevo mai letto, il calcio come poesia, amore, rispetto, cultura, passione, riscatto, il calcio come religione, sogno e fantasia, racconti epici, eroi immortali. Il calcio come sognavo da bambino, il calcio come dovrebbe essere.
Adios, Eduardo.
Giovanni Sottosanti
Eduardo Galeano (3 settembre 1940 – 13 aprile 2015) aveva scritto di calcio, di America Latina e di vita come pochi al mondo. Ebbe a dire, e questa è una meraviglia: “Che la perfezione sia il noioso privilegio degli dei, viviamoci il nostro disastrato e imperfetto mondo come fosse l’ultima cosa che abbiamo e ogni giorno come fosse il primo da vivere”.
Ermanno Labianca
