Il libro delle cose nuove e strane – Michel Faber #michelfaber

 faber

Primo libro post trasloco, acquistato perché tutti i suoi fratelli sono chiusi dentro scatoloni irraggiungibili. E io iniziavo a sentirmi male.

Mi è piaciuto. È un libro delicato, sembra lieve, senza peso. Ma in realtà scava solchi silenziosamente. Questa perlomeno è stata la mia sensazione.

Al netto dei numerosissimi refusi (vocali finali sbagliate, lettere mancanti o invertite), delle discutibili alternanze congiuntivo/condizionale e di un paio di smaccati errori di ausiliare, che mi hanno ovviamente distratta e stupita, in un prodotto Bompiani per altri aspetti davvero curato e godibile, il libro mi ha catturata anche non si può dire che abbia una trama ricca di colpi di scena o uno svolgimento avvincente ed incalzante.

“Il libro delle cose nuove e strane” è la Bibbia come viene chiamata dagli alieni. Che la vogliono, vogliono conoscerla, vogliono sapere chi fosse Gesù, pretendono un prete che ne parli loro e, sostanzialmente, sia missionario sul pianeta che abitano, Oasi.

Per la multinazionale che su Oasi cerca di impiantare una nuova filiale del pianeta Terra, i desideri dei piccoli alieni sono legge, quindi prende e raccatta Peter, pastore anglicano di Londra, che saluta la mogliettina Bea e parte per un viaggio che metterà tra loro la più grande distanza che mai si sia contata tra un marito e una moglie.

L’unico sistema di comunicazione tra i mondi è, sostanzialmente, la mail vecchio stile: solo parole scritte, niente video, niente foto, niente voce. E la storia scorre tra l’esperienza aliena di Peter e lo scambio epistolare con la moglie, rimasta su un pianeta all’orlo del collasso, mentre la distanza fisica diventa, pian piano, distanza mentale, spirituale, culturale…

Poco viene spiegato, poco viene giustificato. Ma tutto ha un posto preciso. E la rivelazione finale, sempre lieve, sempre non urlata, mi è sembrata un grosso spunto di riflessione.

Da cristiana praticante, vi dico che qui la religione è solo una scusa per parlare dell’uomo e della natura. Non evitate questo libro solo perché siete atei, agnostici o di altra fede. Anche l’autore lo è.

sara de paoli

Il pastore Peter Leigh ha una missione: lasciare l’amata moglie Bea per raggiungere il pianeta Oasis, apparentemente con il fine di evangelizzare gli autoctoni, alla luce dei principi del “libro delle nuove strane cose”. Le difficoltà che Peter e i suoi colleghi incontrano sono molte, e progressivamente Peter si rende conto della verità che la missione nasconde. Il pianeta Terra è al collasso e la spedizione di cui Peter è parte sta preparando la strada ai soli, pochi privilegiati che potranno lasciare la Terra e salvarsi su Oasis. A questo punto Peter dovrà scegliere: salvare se stesso o morire sulla Terra insieme alla sua Bea? Oppure tentare di salvare anche lei?

 

Il richiamo del cuculo, Robert Galbraith

M’è piaciuto eh, peccarità. Scorrevole, piacevole, seppur non coinvolgente come gli altri titoli della stessa autrice… ops, autore, che avevano il potere di scaraventarti di peso in un altro mondo appena aperta la prima pagina.
Mi sono molto affezionata mio malgrado al protagonista (epperò come li sceglie i nomi lei, nessuno mai, eh!) e, adorando Londra, ho amato pure assai muovermi nelle sue strade e riconoscerne scorci e angolini tra le righe.

untitled

Non sono convintissima però dell’intreccio del giallo in sé. Sarà che sono abituata bene, nel genere in oggetto, però qualche considerazione in più dal cormorano mi avrebbe aiutata a cogliere le incongruenze che, almeno fino a metà, non ho minimamente notato. Perché se le notavo facevo l’investigatore privato e non la… boh, quello che faccio io.
Forse è voluto, eh, non accompagni il detective nelle sue speculazioni, non ne segui passo passo le connessioni mentali e non costruisci con lui un disegno alternativo a quello ufficiale, magari è un nuovo tipo di giallo. Ma alla fine caschi un po’ dalle nuvole, quando scopri l’assassino. Boh, ecco. Tutti i tasselli vanno a posto ma sei tu a doverti ricordare quali fossero: ah, aveva fatto così per questo motivo!, ah ecco perché aveva detto quello!, giusto, così si spiega quella cosa… Insomma, un bel recap qui e là non ci sarebbe stato male. Un po’ Fletcher ma che ci volete fare, a volte io perdo colpi! 

Bellino in ogni caso, se qualcuno conosce e consiglia altri titoli dello stesso autore (inteso della stessa saga) me li pappo volentieri!

Sara De Paoli