Joel Dicker – La verità sul caso Harry Quebert

Joel Dicker – La verità sul caso Harry Quebert

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Ne avrete già parlato, a suo tempo, quando uscì e fece sfracelli.
In breve: viene ritrovato dopo 30 anni il cadavere di una ragazza uccisa quindicenne. Della sua morte é accusato un famosissimo e anziano scrittore. Il suo pupillo, un altro giovane scrittore famoso che non riesce a trovare lo spunto per il secondo romanzo, cercherà di trovare la verità.
Mi é piaciuto molto, nonostante i difetti: storia d’amore sulla carta torbida ma stucchevole, un paio di personaggi inutilmente caricaturali, certi dialoghi improponibili, specie quelli tra il protagonista e l’investigatore o la mamma, il fatto che lo scrittore giovane e famosissimo viva da asceta è mai nemmeno per caso si imbatta in una donna interessante.
Ma i pregi sono più grandi: ambientazione credibile nel New Hampshire, un intreccio che funziona, suspence ineccepibile anche se si parla di un’indagine su un fatto antico, tanti spunti interessanti sull’editoria, personaggi con uno spessore, anche quelli secondari, e la fondamentale capacità di attaccarti alla pagina.
Senza trascurare che si tratta di un autore giovane.
Un caso editoriale che ha le sue giustificazioni, a mio avviso.

Ricky Gazza

Stefano Trucco – Fight Night

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Sono stato uno dei non molti spettatori di “Masterpiece”.
Guardando il programma mi aveva colpito uno scrittore genovese: Stefano Trucco. Dipendente comunale dall’aspetto stravagante come il lessico che usava e che si presentava a “Masterpiece” con una storia del tutto opposta a quanto mi sarei aspettato: lo scontro tra due combattenti di thai boxe, due giovani bellissimi, due semidei già dai nomi (Alessandro ed Ettore) materializzatisi a Genova. Guerrieri che cercano un riscatto o comunque una salvezza che dovrà passare attraverso la distruzione del rivale, il nemico.
O, almeno, quello che sembra il nemico, ma poi chissà se lo è davvero.
Questo romanzo mi è piaciuto e non basta essere stato influenzato dall’aver conosciuto personalmente Stefano, dall’ambientazione genovese, dalla mia recentissima scoperta della boxe francese da scarsissimo principiante.
Ci sono difetti che un editing migliore avrebbe potuto eliminare e qualche eccesso, un mettere tanta carne al fuoco che anche io ben conosco da autore.
Ma in “Fight Night” c’è quello che io cerco nei libri ovvero la voglia di farti andare avanti a leggere e anche una continua, affascinante mutazione di prospettiva, che cambia costantemente la nostra opinione sui due protagonisti.
L’azione poi, è descritta così bene che un mio amico, atleta vero di queste arti, mi ha chiesto se l’autore non fosse pure lui un combattente.
Invece Trucco è un pacifico dipendente comunale!
Credo che questa, per uno scrittore, sia una grande vittoria.

Ricky Gazza