Il giornalino di Gianburrasca, Vamba

Il giornalino di Gianburrasca, Vamba (Luigi Bertelli)

vamba

Succedono strane cose se si fanno pulizie profonde nelle librerie, ed è così che mi è venuto in mano “Il giornalino di Gianburrasca” , settore infanzia di mia figlia.
Mi sono messa a rileggerlo, da adulti le sensazioni sono molto diverse rispetto a quando lo si legge da piccoli.
Intanto Giannino è un delinquente fatto e finito, combina cose pericolosissime, è un teppista della peggior specie, si riscatta un po’ con l’ingenuinità dei suoi anni, ma mi rifiuto di credere che combinasse tutti questi guai senza un minimo di coscienza. Bella comunque la satira verso il perbenismo del primo ‘900.
Libro per ragazzi accompagnati nella lettura da un adulto.

Raffaella Giatti

Jonathan Coe, La banda dei brocchi

labandadeibrocchi

Avevo lasciato Jonathan Coe tanti anni fa dopo aver letto la famiglia Winshaw che non mi era piaciuto un gran che, l’ho ripreso con “la banda dei brocchi” e devo dire che mi è piaciuto moltissimo.
Ambientato a Birmingham alla fine degli anni ’70, periodo di lotte sindacali e profondi cambiamenti sociali, attentati dell’IRA e rivendicazioni dell’identità gallese, in sottofondo l’avvento della musica punk.
Non c’è un solo protagonista, ma un gruppo di ragazzi in gamba che frequentano un esclusivo liceo, pur non essendo di elevata estrazione sociale, perché, come si definisce il “King William”, è una meritocrazia, non un bastione del privilegio.
Le storie dei ragazzi, con le loro peculiarità, si intrecciamo con le vicende delle loro famiglie e c’è di tutto, amori, tradimenti, ideali, ingenuità, razzismo.
Il finale è magnifico, 35 pagine filate, quasi senza punteggiatura, le riflessioni di uno dei ragazzi, 35 pagine che mi hanno lasciato senza respiro.

Raffaella Giatti