Milan Kundera – L’insostenibile leggerezza dell’essere #MilanKundera

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È il mio libro preferito. Mi sono rivista in ogni capitolo. Ogni tanto lo rileggo. E quando sono stata declassata da ingegnere a semplice impiegata mi sono rivista in tomas, declassato da medico a lavatore di finestre, e poi sempre più in basso. Il mio paese non è in guerra. Ma ho vissuto gli stessi sentimenti.
Mi sono rivista nell’uomo che guardava il muro senza sapere cosa fare, nelle due persone che si amano ma sono diverse, e si rendono la vita reciprocamente un inferno, mi sono vista nell’immaginare di provare i sentimenti di qualcun altro, amplificati dal dolore. Questo libro ripeto per me insieme a Cent’anni di solitudine è un capolavoro della letteratura del 900.
Maria Bonaria Dentoni