Pedro Lemebel – Ho paura torero #PedroLemebel

10690149_10203393795235620_8112132958928146455_nnon poteva esserci titolo migliore per interrompere il prolungato blocco del lettore.

una storia d’amore bella e impossibile, tenera e disperata, nascosta e ostentata, pudica e sfrontata. divisa tra l’irrazionalità del sogno e la durezza della realtà. insomma, proprio come una rivoluzione.

sullo sfondo il cile di pinochet, temuto ma anche irriso con l’assoluta folle normalità di una storia che travalica qualsiasi distinzione di censo, sesso e età.

non sempre amo la letteratura sudamericana, ma qui l’autore è talmente bravo da saltare con leggerezza qualsiasi rischio di stereotipo tipico di certi autori obbligatori da amare per il perfetto progressista.

questo libro è una musica lieve, talvolta declinante all’amaro, però capace anche di sorrisi e lacrime.

bello, bello, bello.

andrea sartorati

DESCRIZIONE

Lei è la Fata dell’angolo, travestito passionale e canterino, sartina delle signore dei quartieri alti, anima d’artista.
Carlos è un militante del Fronte patriottico Manuel Rodríguez, a caccia di un nascondiglio sicuro per le sue riunioni clandestine.
Per amore, la Fata offre al ragazzo la propria soffitta. Per amore, accetta le mezze verità di Carlos, gli incarichi rischiosi necessari per la Causa: le basta stargli accanto. Assillato da una moglie logorroica, tormentato da incubi d’infanzia e paure di morte, Pinochet va e viene dal proprio “retiro” del Cajón del Maipo, residenza estiva che domina Santiago dall’alto. La sua bacchetta sempre più stanca di direttore d’orchestra si agita al di là dei vetri blindatissimi dell’auto, picchietta l’oblò dell’aereo presidenziale che a malapena lasciano atterrare in altri Paesi. Finché un giorno, lungo la strada rovente che scende verso la capitale, la Sua pista si incrocia drammaticamente con quella di Carlos.
Finché un giorno, dopo l’imboscata a Pinochet, Carlos e la Fata si trovano ancora una volta di fronte. In tutt’altro scenario, tutt’altro attentato.

Scritto con linguaggio gioioso e barocco, meravigliosamente sovversivo, questo romanzo è una satira divertita della dittatura, ma soprattutto una splendida storia d’amore (impossibile), che celebra il trionfo dei sentimenti e dell’erotismo su pregiudizi, barriere, meschinità.
Adorato dai cileni, che l’hanno proclamato “Il libro del nuovo millennio”.

 

Pedro Lemebel – Ho paura torero #pedrolemebel @Marcoseditore

hopauratorero

Da leggere assolutamente se volete incontrare la Fata dell’angolo, un personaggio che vi incanterà con la sua poetica disperazione.
Astenersi se non si tollera un linguaggio troppo esplicito (o se siete il Sindaco di Venezia).
Rubo una parte di recensione fatta da Carlo Mars qualche tempo fa, sintesi perfetta del libro:

“Una storia d’amore contro pregiudizi e barriere, intrecciata ad una satira per rivendicare il diritto alla vita e alla libertà.
Linguaggio barocco, stracarico, a volte osceno, ma è come un ballo, un tango, forse, ha una musicalità e un ritmo che non ho quasi mai riscontrato in altri scritti. Ancora una volta gli scrittori sudamericani dimostrano di avere un cuore come pochi altri al mondo. Se si riesce a leggere con animo e cuore leggeri e aperti, l’impressione è quella di un piccolo grande libro.”

anna littlemax massimino

altre recensioni del gruppo: https://cinquantalibri.com/2015/06/15/pedro-lemebel-ho-paura-torero-pedrolemebel-marcosymarcos/

e: https://cinquantalibri.com/2015/02/17/pedro-lemebel-ho-paura-torero/