Pastoralia – George Saunders

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Pastoralia – George Saunders

Lo ammetto, io di Giorgio mi sono un po’ innamorata, dalla gentilezza al 10 dicembre, dall’incipiente calvizie all’occhio tenerone alla barbetta brizzolata.

E perciò altra raccolta di racconti, potrebbero essere (e forse sono) la prova meno riuscita per prepararsi a quel 10/12 che mi ha tanto colpita. Potrebbe essere invece che il primo è la folgorazione e la novità e dopo già si conosce un po’ e manca l’effetto stupore.

Quindi nessun oh! ah! u! di maravillia, qua. Però, come ho letto da qualche parte, a cominciare dalla coperta, quel nido, quell’uovo al centro della strada, così fragile ed esposto, così nudo e indifeso, per giungere ai personaggi grotteschi, surreali, paradossali, questi uomini e queste donne amaramente comici e dolorosamente umani in una società bruttabruttabrutta, e i lavori che sono costretti a fare e la loro esistenza umiliata e offesa, bè, mi suscitano tenerezza e pensieri gentili.

E ciò non per solo merito dell’occhio languido, tengo a precisare.

Lazzìa