Giorgio Fontana, Per legge superiore

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un pelo inferiore a “morte di un uomo felice”, ma ugualmente godibile nella sua scrittura semplice e lineare.

i tormenti di un magistrato di una destra praticamente inesistente in italia (sociale, repubblicana, culturalmente presentabile), di fronte ad un piccolo-grande caso di cronaca, in cui anche il presunto colpevole sembra accettare la stanca ineluttabilità di certi meccanismi.

Andrea Sartorati

Raffaella Giatti Tutta l’attenzione è rivolta al rosso malpelo, il libro diventa un accessorio. 
Barbara Chiari Sto leggendo “Morte di un uomo felice” proprio in questi giorni; bravo davvero Fontana.
Andrea Sartorati ma davvero bravo. finalmente un vincitore di premi letterari che non risponde a logiche di spartizione fra le case editrici…
Claudia Venturi Il micio e’ carinissimo

 

Giorgio Fontana – Morte di un uomo felice

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Finalmente un premio campiello che sembra dalla parte dei lettori.

dovrebbe essere una cosa ovvia, invece i premi letterari talvolta rispondono a logiche di alternanza fra case editrici oppure sono scelte buono solo all’autocompiacimento dei critici (sperando che certi noiosissimi volumi li abbiamo almeno effettivamente letti prima di consacrarli!).

la caratteristica principale del (bel) libro di fontana è la semplicità. una scrittura lineare per una storia che mischia perfettamente gli anni del terrorismo nero e rosso con il travaglio privato di un magistrato che non ha mai conosciuto il padre e cerca una spiegazione al suo ruolo e agli eventi che deve giudicare.

le pagine non offrono risposte definitive sul ruolo della giustizia, ma sono piene di quell’umanità che gli uomini con dubbi riversano nelle azioni di tutti i giorni.

Andrea Sartorati