appena finito.
una bella storia dei bassifondi americani, ambientata tra spacciatori con un cuore, pensioncine non proprio linde ma ricche di umanità, prostitute in cerca di redenzione e un medico tormentato dai demoni delle proprie dipendenze e, soprattutto, dal fantasma di hank williams.
non straordinario, ma piacevole. che forse oggi steve earle sia meglio su carta che su cd?
Andrea Sartorati
“L’esperienza della dipendenza è certamente una delle fonti di ispirazione principali del romanzo Non uscirò mai vivo da questo mondo (Mondadori, 17,50 euro). La citazione è esplicita: “I’ll never get out of this worldwide alive” è il titolo dell’ultimo singolo di Hank Williams, che raggiunse il primo posto in classifica pochi giorni prima della sua misteriosa morte avvenuta il primo gennaio del 1953.
Il protagonista Doc Ebersole – ampiamente ispirato al dottor P.H. Cardwell, che era solito prendersi cura, nel bene e nel male, delle abitudini di Hank Williams – è un medico tossicodipendente che vive nel malfamato quartiere a luci rosse nella zona sud di San Antonio, Texas. In seguito al ritiro della licenza, si trova costretto a praticare aborti clandestini per mantenere il proprio vizio. È così che incontra Graciela, giovanissima messicana dotata di misteriosi poteri curativi. Quando è sotto effetto della sostanza, Doc è perseguitato dal fantasma di Hank Williams, al quale procurava la morfina negli ultimi anni di vita. In città si mormora addirittura che sia stato proprio Doc a somministrare a Hank l’ultima dose letale. Il romanzo è ambientato nel 1963, sullo sfondo dell’omicidio Kennedy”
