Sei come sei – Melania G. Mazzucco #MelaniaGMazzucco #SeiComeSei

 

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«Le ha detto la verità, stamattina, appena si sono svegliati, intorpiditi dal calore, avviluppati nelle coperte del divano letto. Un giorno la porterà in Armenia. Ma non sarà oggi – e nemmeno domani. Quando saranno tornati insieme, e potrà viaggiare con lei. Non prenderanno l’aereo, andranno in macchina. Attraverseranno l’Adriatico, la Grecia e l’Asia Minore, passeranno frontiere, costeggeranno il litorale disadorno del Mar Nero, le verdi piantagioni di tè e le rugginose fabbriche abbandonate della Georgia, e scavalcheranno le montagne, e il tempo che impiegheranno a colmare la distanza che li separa da Yerevan le farà capire quanto è stata voluta, e quanto sognata, e cercata – fino in capo al mondo».

Vorrei parlarvi seriamente di Sei come sei di Melania Mazzucco.
La trama, va be’, la trovate in giro: due padri, una figlia, la morte di quello che le dà il cognome, il disastro. Eva, adolescente figlia di due padri, ha trascorso l’infanzia con due genitori di sesso maschile, che l’hanno desiderata e amata, in ciò pienamente ricambiati dalla figlia. Quando Christian muore in un incidente, il sistema giuridico italiano scatta a tenaglia e interferisce con l’equilibrio della famiglia non tradizionale, strappando Eva al genitore superstite. L’adolescente è costretta a vivere a Milano con gli zii, ma ben presto si ribella e affronta un viaggio attraverso l’Italia: destinazione Giose, che vive isolato sull’Appennino abruzzese, squattrinato, con un passato fallimentare di cantante, ormai quasi rassegnato alla perdita della figlia.
Di fronte alla determinazione di Eva, anche Giose reagisce al sistema e, pur nell’alveo delle regole istituzionali e con il vincolo di non nuocere alla figlia, la riaccompagna a Milano, ben disposto a combattere per riaverla con sé.

Al di là delle manifestazioni, della Chiesa e della legge Melania Mazzucco racconta le vite di persone costrette a superare continuamente ostacoli per ottenere quella tenera quiete propria della famiglia. Non una famiglia qualsiasi, d’accordo, ma una famiglia comunque,  dove l’amore è il motore di tutto.
Vorrei essere così sfrontata e brava da scrivere una recensione, vorrei essere così ma sono solo capace di dire che gesù ho pianto tanto – e non sono isterica ve lo giuro – ho pianto sulla metro perché in quel padre che non poteva vedere la figlia io ho visto me stessa che pure non ho figli ma forse chi lo sa.
Tutto è verità. Ciascuno liberamente risponde secondo coscienza, ideologia, sensibilità personale e formazione culturale. L’importante, forse, è che la risposta non sia condizionata dal pregiudizio.

Daniela Q.

Sul treno per Roma c’è una ragazzina. Sola e in fuga, dopo un violento litigio con i compagni di classe. Fiera e orgogliosa, Eva legge tanti libri e ha il dono di saper raccontare storie: ha appena undici anni, ma già conosce il dolore e l’abbandono. Giose è stato una meteora della musica punk-rock degli anni Ottanta, poi si è innamorato di Christian, giovane professore di latino: Eva è la loro figlia. Padre esuberante e affettuoso, ha rinunciato a cantare per starle accanto, ma la morte improvvisa di Christian ha mandato in frantumi la loro famiglia. Giose non è stato ritenuto un tutore adeguato, e si è rintanato in un casale sugli Appennini. Eva è stata affidata allo zio e si è trasferita a Milano. Non si vedono da tempo. Non hanno mai smesso di cercarsi. Con Giose, Eva risalirà l’Italia in un viaggio nel quale scoprirà molto su se stessa, sui suoi due padri, sui sentimenti che uniscono le persone al di là dei ruoli e delle leggi, e sulla storia meravigliosa cui deve la vita. Drammatico e divertente, veloce come un romanzo d’avventura, Sei come sei narra con grazia, commozione e tenerezza l’amore tra un padre e una figlia, diversi da tutti e a tutti uguali, in cui ciascuno di noi potrà riconoscersi.

Vita – Melania G. Mazzucco #MelaniaGaiaMazzucco

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«Le parole, Diamante le mette nella valigia… Forse non hanno nessun valore, ma non ha importanza. Lascia a Vita tutto quello che ha trovato, tutto quello che ha perso. Le lascia il ragazzo che è stato e l’uomo che non sarà mai. Perfino il suo nome. Ma le parole – quelle le porta via con sé».

 

Io invecchiando divento per certi versi più malleabile e indulgente, per altri più intransigente ed esigente. La seconda che ho detto vale per i libri. Mi rendo conto che nei tottomi letti l’anno addietro me ne sono gustati in percentuale davvero pochi. Epperchè perchè ndringhete ndrà, non ce lo so e anche stigrancazzi. Tutto sto incipit per spiegare como mai il primo del 2016 mi è in parte piaciuto in parte no.
Lei, la Melania, io non la conoscevo punto, fin quando una mia colleguccia carina assai non mi prestò Sei come sei e dipoi Vita.
Ed è proprio di Vita che andiamo a chiacchierarcela.
Cosa mi è garbato di esso:

– la ricerca delle proprie origini.
che io me lo ricordo perfettamente quando che mammetta mia raccontava l’epopea della famiglia ed io, adolescente prima, ragassa e donna poi, metaforicamente alzavo l’occhi al cielo e pensavo “ce risemo ecchedupalle”. Poi l’anni passano, le mamme imbiancano ed eccomi ora ad essere incuriosita e a voler sapere da dove vengo, chi c’era prima di me, cosa ha fatto, dove e come ha vissuto. Epperciò capisco la Melagna e l’apprezzo assai per la strenua ricerca.

– la descrizione degli immigrati all’Ammereca ai primi del ‘900. Interessante e a tratti commovente.

– la descrizione dei viaggi sull’oceano, della Nuovaiocche che fu, dei paesaggi sconfinati, del fronte durante la 2 guerra.

Cosa non mi ha convinto:

– la storia d’ammore tra le due creature.
che fino a un certo punto ho trovato tenera evvai con dolcezze a profusione, poi ho iniziato a rimirarci una certa qual stucchevolezza e mi accorgo che sempre più spesso mi capita ormai di non appassionarmi alle storie d’ammore (a meno che non si tratti di robbe dichiaratamente farlocche, ce lo so in anticipo, non vado in cerca d’altro e bon, vissero felici e contenti e siam tutti giulivi e beati). Ci deve essere altro per prendermi. Se il filo conduttore di un libro è la storia d’amore ebbasta alora dateme la Virgi, dateme la Kinsella, dateme Briggettgions e dateme un po’ d’ironia anche poca q.b., sennò me viene la pellagra e divento scettica e cinica e me parte debbrutto la vena critica.

Pure qua, i’ non so dir com’era, ma così è se vi pare.

Stefania Lazzìa

DESCRIZIONE

Nel 1903 Vita e Diamante, nove anni lei, dodici lui, sbarcano a New York. Dalla miseria delle campagne del Mezzogiorno vengono catapultati in una metropoli moderna, caotica e ostile. Vita è ribelle, possessiva e indomabile, Diamante taciturno, orgoglioso e temerario. Li aspettano sopraffazione, violenza e tradimento. Ma anche occasioni di riscatto, la scoperta dell’amicizia e, soprattutto, l’amore. Che si rivelerà piú forte della distanza, della guerra, degli anni. Questo fortunato romanzo, epico e favoloso, commovente e amaro, continua a incantare i lettori di tutto il mondo. Dando voce a un coro di personaggi perduti nella memoria, Melania Mazzucco tesse i fili di una narrazione che è insieme familiare e universale. La storia di tutti quelli che hanno sognato – e sognano – una vita migliore.