Francesco Muzzopappa – Una Posizione Scomoda

muzzo

La domenica a Milano non sai mai cosa fare. Potresti andare in giro per mostre e musei ad accrescere il tuo livello culturale oppure decidere di startene accartocciato sul divano davanti ai programmi del pomeriggio, rigirandoti i pollici fino a slogarli. Vada per quest’ultima, mi son detto.

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Romanzo breve e veloce, la storia di Fabio, promettente sceneggiatore con velleità artistiche (e snob) che invece si deve accontentare di creare parodie porno di classici della cinematografia “canonica”.
Sono rimasto un po’ deluso, è vero che qualche risatina me l’ha strappata (soprattutto grazie ai finti titoli porno tipo: Analcord, Erezioni di Piano, I Ragazzi del Culetto…) però mi è parso un po’ troppo povero a livello di scrittura e costruzione della storia. Va bene per passare qualche ora di svago, ma nulla di più. La trama è anche simpatica nell’idea di partenza ma poi risulta banale e scontata nello svolgimento, perchè non c’è nessuna analisi, nessuno spessore, solo la giustapposizione di fatti che arrivano in modo disorganico e non necessario. Probabilmente è una sorta di trasposizione in libro dello stile cinematografico che affianca la trama, e vista questo discorso ci sta, ma per il tipo di lettore che sono io il risultato non è particolarmente soddisfacente. Qualche buona battuta, anche se molto figlie dell’attualità, e un happy ending che fa un po’ effetto “Cavalleria” ma che comunque può annoiare o meno a seconda dei gusti, in fondo. C’è anche da dire  che è un libro mai volgare nonostante la tematica scottante.

Però la mia conclusione è che ci ho speso 99 cents per l’e-book in offerta e sono contento di non averne spesi di più.massimo arena

Maurizio Blatto – MyTunes @BaldiniCastoldi #MaurizioBlatto

Gli Zappiani mi fanno paura. Non tanto quanto gli Springsteeniani, ma insomma. Mi agita il loro senso totalitario, quella sensazione da “ci basta questo” che trovo innaturale. Nella musica non può mai bastarti solo questo.

Maurizio Blatto – MyTunes

Mytunes

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Da amante della musica e collezionista di cd, avevo trovato molto divertente l’esordio letterario di Blatto, L’Ultimo Disco dei Mohicani, in cui l’autore, nonchè proprietario di un negozio di dischi, raccontava aneddoti curiosi e divertenti sui suoi clienti.
Questo nuovo libro è invece la sua personale versione di 31 Canzoni di Nick Hornby. Blatto sceglie 77 canzoni della sua vita per raccontarne la storia intrecciata alla sua storia personale, ricordi, emozioni, avventure.
Pur avendo gusti musicali totalmente diversi dai suoi, mi piace leggere di musica, sia per scoprire eventualmente nuova musica ma anche per condividere una passione (mania) che, quantomeno nelle modalità, è comune.
Essendo così spezzettato, in 77 brani/capitoli, è inevitabile che alcuni siano meglio riusciti di altri e l’unico difetto (oltre al fatto che odia i Queen) è la aneddotica che a volte sembra un po’ troppo esagerata.
Comunque tutto sommato una godibile lettura leggera.

Massimo

PS. Luciano: bello… letto l’anno scorso, da allora alla ricerca del bootleg della prima (e unica e ultima) esibizione live degli Scheletrauti…