I rumori della città che le notti d’estate entrano dalle finestre aperte nelle stanze di chi non può dormire per il caldo, i rumori veri della città notturna, si fanno udire quando a una cert’ora l’anonimo frastuono dei motori dirada e tace, e dal silenzio vengon fuori discreti, nitidi, graduati secondo la distanza, un passo di nottambulo, il fruscio della bici d’una guardia notturna, uno smorzato lontano schiamazzo, ed un russare dai piani di sopra, il gemito d’un malato, un vecchio pendolo che continua ogni ora a battere le ore. Finchè comincia all’alba l’orchestra delle sveglie nelle case operaie, e sulle rotaie passa una tram.
Italo Calvino – Marcovaldo
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Raccolta di racconti surreali il cui protagonista, Marcovaldo, è un operaio con moglie e quattro (mi pare) figli che fa di tutto per tirare avanti la carretta non senza cinismo e disillusione nei confronti di un mondo industrializzato che non ti regala nulla.
Si ride ma spesso sono risate amare.
massimo arena
Descrizione
Marcovaldo ovvero Le stagioni in città è una raccolta di venti novelle di Italo Calvino, alcune delle quali già uscite ad episodi sulle pagine de “L’Unità”, organo editoriale del Pci, all’epoca in cui ancora Calvino ne era un militante. La prima edizione fu pubblicata nel novembre del 1963 in una collana di libri per ragazzi dell’editore Einaudi.
Il sottotitolo Le stagioni in città si rifà alla struttura dei racconti, associati ognuno ad una delle quattro stagioni dell’anno. Protagonista di tutti i racconti è Marcovaldo, un manovale con problemi economici, ingenuo, sensibile, inventivo, interessato al suo ambiente e un po’ buffo e malinconico.
“Aveva questo Marcovaldo un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, per studiati che fossero a colpire l’attenzione, mai fermavano il suo sguardo che pareva scorrere sulle sabbie del deserto.”
