Ero cattivo – Antonio Ferrara #AntonioFerrara

Un piccolo libro che si legge in un’ora.

Piccolo ma denso di emozioni e di significato, diciamo con un peso specifico alto.

È riuscito a toccare corde molto profonde forse perché, in modo molto diverso nella storia ma simile nella sostanza, sono stata una ragazzina “cattiva” e ho avuto il mio “padre Costantino”.

Ho apprezzato la storia, davvero tenera, di crescita che fa Angelo che si autodefinisce cattivo perché sempre così si è sentito chiamare.
Si nota come questo romanzo sia stato scritto da un educatore, e leggendo riusciamo a calarci in maniera realistica nella giovane mente di Angelo, confusa, arrabbiata e scossa come quella di tutti i pre-adolescenti. Ci chiederemo insieme a lui se Padre Costantino è un matto o un genio, o entrambe le cose; impareremo a voler bene anche agli altri ragazzi della comunità. E quindi, cresceremo.
Questo libro ha vinto il premio Andersen come miglior libro oltre i quindici anni, ma io lo consiglio vivamente anche agli “adulti”, anche a chi si vuole approcciare alla carriera dell’educatore

“Angelo, ragazzino cinico e violento appena uscito da una brutta storia, deve trascorrere un periodo di recupero. Padre Costantino, responsabile della comunità, ha fiducia in tutti i ragazzi, ma per crescere si deve avere un obiettivo. Angelo dovrà imparare che tutti abbiamo in mano il nostro destino, ma che questo comporta grandi responsabilità. Lui e il suo piccolo gruppo affronteranno la violenza, ma anche la poesia della vita. Dovranno superare il terrore di sentirsi soli. Ma per una volta fra gli adulti c’è qualcuno pronto ad ascoltare. Età di lettura: da 10 anni.”

San Paolo Edizioni, 2016

Paola Mallarini

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Anime scalze – Fabio Geda #FabioGeda #AnimeScalze #Einaudi

«Quella mattina, ricordo, nel parcheggio del centro commerciale, scendendo dal furgone, afferrando il fucile dal sedile posteriore, ho guardato di sfuggita verso il bosco e mi sono accorto che il sole stava sorgendo sulla campagna come un livido. Era ottobre. Avevo quindici anni».

2021

Per onestà e trasparenza devo dire subito che non sono imparziale verso l’autore, che conosco da molti anni per essere stato prima il capo-scout di mio figlio e nello stesso tempo fondatore della associazione ASAI che a Torino opera magnificamente nel volontariato sociale per l’integrazione degli immigrati che approdano qui. Lo apprezzo quindi molto come amico e persona prima che diventasse scrittore, ormai assai conosciuto per le prove precedenti e, soprattutto , per il suo fortunatissimo “Nel mare ci sono i coccodrilli (successo strepitoso (e meritato) per il valore sociale e documentale di quel libro).

Oggi Fabio è scrittore a tempo pieno e uno dei collaboratori (sezione letteratura per i giovani) di Nicola Lagioia per il recente rilancio del Salone di Torino, e di ragazzi racconta questo suo bel libro “Anime scalze”: il protagonista è il quindicenne Ercole e all’inizio lo troviamo assieme al fratellino Luca sul tetto di un supermercato circondato dalla polizia. Partendo da quel drammatico incipit Geda va a ritroso per raccontarci della famiglia disfunzionale di Ercole (padre presente ma “assente” e strambo, madre scomparsa da sette anni). L’autore ci racconta di una crescita difficile eppure riuscita , data la situazione in cui avviene: una vita modesta al limite della povertà e un contesto difficile  fanno di Ercole comunque un bravo ragazzo che, nonostante tutto, non intraprende cattivi percorsi. Crescere comporta fatica, edErcole questa fatica l’ha proprio tutta sulle sue spalle, e lo comprende.

Le famiglie disfunzionali sono una specialità per così dire professionale di Geda che ha fatto per diversi anni l’educatore in una comunità per disabili. Il percorso di crescita di Ercole è raccontato senza indulgere ai toni pietistici o solidaristici troppo spesso usati per commuovere nei libri di cattiva scrittura. L’autore fa parlare solo Ercole e le sue azioni, facendoci amare il personaggio per il coraggio e l’incoscienza con cui riannoda il filo della sua storia che, naturalmente non vi racconto per indurvi nella tentazione di scoprire un bel libro per scoprire la strada delle impronte che anche le anime scalze riescono a percorrere, spesso, anche senza l’aiuto degli adulti!

Renato Graziano