Horrorstör – Grady Hendrix #Horrorstor #Mondadori

Mai letto horror (e visto anche pochissimi film) perché proprio non sono il mio genere, ma bisogna pur sempre allargare i propri orizzonti, no? Allora ho fatto una breve ricerca e mi è saltato agli occhi questo. È una tipica storia horror, ma il fatto di ambientarlo in un superstore Orsk e di rinominare gli oggetti in vendita Kjërring, Liripip, Brooka e simili ti fa sentire a casa o, meglio, in Ikea.

Molto scorrevole, anche con toni di un certo umorismo, consigliato.

Sara Urbano

di Grady Hendrix (Autore) Rosa Prencipe (Traduttore) Mondadori, 2021 Collana: Strade blu. Fiction

Sta succedendo qualcosa di parecchio strano al superstore di mobili scandinavi Orsk di Cleveland, Ohio. Ogni mattina, al loro arrivo, i dipendenti trovano armadi Kjërring a pezzi, bicchieri Lågniå in frantumi e divani letto Liripip vandalizzati: chiaramente c’è qualcosa che non va. Le vendite sono in calo, le telecamere di sicurezza non rivelano nulla e i gestori del grande magazzino sono nel panico. Per svelare il mistero, cinque giovani dipendenti si offrono volontari per un lungo turno di sorveglianza dal tramonto all’alba e – come vuole la tradizione – si troveranno alle prese con orrori che sfidano l’immaginazione. “Horrorstör” non è solo la classica storia di una casa infestata che si svolge in un ambiente contemporaneo (intriso di paure che tutti noi conosciamo), ma è anche una satira del consumismo e della natura degradata del lavoro nella nuova economia del XXI secolo. Tutto questo e molto altro troverete in questo libro confezionato sotto forma di un catalogo al dettaglio, completo di illustrazioni di mobili pronti per il montaggio e altri accessori via via sempre più sinistri. Un horror insomma dal design esclusivo, capace di offrire ai lettori il terrore psicologico di cui hanno bisogno nell’elegante confezione che si meritano.

La ragazza che sapeva troppo – M.R. Carey

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Dalla pagina di Newton Compton Editori capiamo che è piaciuto, ci fanno pure un film con Glenn Close! Effettivamente leggi un paio di recensioni, vedi un trailer e la storia sembra avere qualcosa di accattivante, un po’ come “Io sono leggenda”…o meglio, forse non è la stra-abusata trama di zombie e quant’altro. In fondo in fondo però hai dei sospetti, ti aggiri qua e là indeciso, ma non trovi l’inghippo per cui lo leggi.
No, è più un iosonoleggenda-denoantri e probabilmente anche stilisticamente parlando si poteva fare di meglio, dato che a tratti risulta un po’ confuso: problemi che fino a un secondo prima risultavano insormontabili e mostri che dovevano essere invincibili che vengono gabbati a due a due con le trovate più basilari.
Stai ancora dicendo fra te e te – e adesso come diamine fanno?- che un secondo dopo Carey si rimangia tuuuuuutto, come se non l’avesse detto. Avete presente quando giocando da bambini ve la raccontavate inventando cose complicatissime per poi uscirvene con “eh, ma c’ho la magggia”, sennò non ce la vedevi proprio a cavartela? Eh,più o meno…  

La cosa caruccia per quanto mi riguarda è che, invece del virus, della mutazione genetica, del picco di caldo più caldo degli ultimi cent’anni di Studio Aperto, del picco di freddo più freddo di Studio Aperto e quant’altro, il responsabile della (zombità?zombiezza?) diciamo trasformazione, è un fungo!
Si cari amici e care amiche, il fungo delle formiche che esiste sul serio e fa paura anche un po’, se fossimo formiche, è chiaro. Per me è comunque inquietante. Sai mai…
La struttura è molto semplice in definitiva, apriamo con un manipolo di persone in una base sperimentale in Inghilterra (via via poi sarà chiaro cosa stanno cercando di fare) si tratta di dottori, insegnanti, soldati e ragazzini. A seguito di un attacco alcune di queste persone dovranno spostarsi e proseguire con i propri mezzi, attraverso l’Inghilterra, per raggiungere un’altra base e portare avanti i loro progetti. Con tutti gli intoppi del caso, chiaramente.

Nel complesso bene, ma non benissimo – voto: “Oh, ragazzi,a me è piaciuto!”

Michela Ferrarini

DESCRIZIONE

Melanie, dieci anni e un quoziente intellettivo altissimo, ogni mattina aspetta paziente nella stanza dove vive chiusa a chiave che la vengano a prendere per portarla a fare lezione.
Ma non è una gita di piacere, gli incaricati la legano a una sedia a rotelle mentre il sergente Parks la tiene di mira con una pistola carica. In classe ci sono altri ragazzini, legati come lei a una sedia e incapaci di liberarsi in attesa di essere sottoposti ai test medici della dottoressa Caroline Caldwell, che sta disperatamente cercando una cura all’epidemia. Fuori da lì il pianeta, infatti, a causa di un virus sconosciuto, ha visto la trasformazione della maggior parte delle persone in esseri senza coscienza che si nutrono di carne umana. Melanie è la prossima detenuta destinata alla dissezione, nonostante la sua insegnante si sia opposta con tutte le forze a questa pratica atroce, nella speranza di salvarla. E proprio quando tutto sembra davvero perduto, Melanie riuscirà a fuggire. La ragazzina diventerà il nuovo leader della rivolta? E il genere umano sopravviverà?

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