una lunga amicizia che attraversa l’italia degli anni novanta e duemila.
eugenio e sandro intrecciano amori, fedi calcistiche e politiche, viaggi e scelte di vita. il tutto scandito da clamorose – e francamente eccessive, se
non volute – coincidenze, tutte sotto la stella di gaetano scirea.
alla fine però gli ingredienti rimangono troppo poco amalgamati: l’effetto nostalgia per la cara vecchia schedina del totocalcio non è sufficiente a dare sprint ad una storia fondamentalmente amara.
luzzi non è intervenuto per dirci che è un capolavoro, peccato.
Andrea Sartorati
