Pedro Lemebel – Ho paura torero #pedrolemebel @Marcoseditore

hopauratorero

Da leggere assolutamente se volete incontrare la Fata dell’angolo, un personaggio che vi incanterà con la sua poetica disperazione.
Astenersi se non si tollera un linguaggio troppo esplicito (o se siete il Sindaco di Venezia).
Rubo una parte di recensione fatta da Carlo Mars qualche tempo fa, sintesi perfetta del libro:

“Una storia d’amore contro pregiudizi e barriere, intrecciata ad una satira per rivendicare il diritto alla vita e alla libertà.
Linguaggio barocco, stracarico, a volte osceno, ma è come un ballo, un tango, forse, ha una musicalità e un ritmo che non ho quasi mai riscontrato in altri scritti. Ancora una volta gli scrittori sudamericani dimostrano di avere un cuore come pochi altri al mondo. Se si riesce a leggere con animo e cuore leggeri e aperti, l’impressione è quella di un piccolo grande libro.”

anna littlemax massimino

altre recensioni del gruppo: https://cinquantalibri.com/2015/06/15/pedro-lemebel-ho-paura-torero-pedrolemebel-marcosymarcos/

e: https://cinquantalibri.com/2015/02/17/pedro-lemebel-ho-paura-torero/

 

Pedro Lemebel – Ho paura torero #pedrolemebel #marcosymarcos

hopauratorero

Lei è La Fata dell’angolo, lui è Carlos.
Lei è una “vecchia checca”, che sbarca il lunario con lavori di ricamo commissionati dalle ricche signore dei quartieri alti e che agghinda la sua casa e il suo mondo di colori e foulard. Lui un giovane bello e appassionato, disposto, assieme ai suoi compagni, a rischiare la vita per combattere il regime.
Intorno a loro Santiago e il Cile del 1986, la dittatura, l’attentato a Pinochet, la repressione, i rastrellamenti, le donne in piazza con le foto dei desaparecidos, ma anche i siparietti surreali del dittatore, alle prese con le chiacchiere interminabili e insopportabili della moglie e con i propri incubi, sempre più cupi e reali.
Si incrociano per caso all’emporio, la fata e Carlos, e lui le chiede di poter lasciare a casa sue della casse di libri.
“Libri censurati, le aveva detto con quella bocca da giglio bagnato”.
Inizia così il racconto di un amore impossibile, colorato e struggente.
Lei fin da subito sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa anche solo per poter sentire i suoi passi che salgono le scale, lui piano piano si trova come incantato dalle attenzioni di quella persona strana, capace di colorare il mondo intorno e di renderlo forse più lieve e sopportabile.
Una storia che si immerge fino ad annegare nella disperazione del mondo che gli fa da cornice, ma che riesce a mantenere intatti i propri colori e la propria leggerezza.
Una storia che sembra raccontata da una farfalla, che vola leggera alla ricerca di fiori e nettare, e che se si abbassa su letame e rifiuti è solo per trovare una corrente calda che la porti più in alto e più lontano.