Autunno – Louis Bromfield #Autunno #Pulitzer

Autunno –  Louis Bromfield

Traduttore: L. Somma
Sabine aveva il dono di ridurre una situazione estremamente complicata nei suoi elementi e renderla improvvisamente chiara, semplice e, spesso, odiosa. Perché la verità non è sempre allegra, né gradevole.

Durham, New England, anni ’20.
Una facoltosa e rinomata famiglia bostoniana, i Pentland, viene raccontata da Bromfield scoprendo, strato dopo strato, segreti, contraddizioni, piccole e grandi tragedie.
Il perno attorno a cui ruota il romanzo è Olivia Pentland, donna alla soglia dei 40 anni intrappolata in un matrimonio infelice e madre di due figli.
Il romanzo si apre proprio sul ritorno a Durham della figlia maggiore di Olivia, Sibyl Pentland, tornata in patria dopo anni di studio a Parigi per trovare marito.
Il ritorno di Sibyl in patria coincide con il rientro in città di un altro membro della famiglia Pentland, Sabine Callender, allontanatasi anni addietro nel tentativo di emanciparsi dai valori tradizionali professati con orgoglio dalla propria famiglia di origine per vivere un’esistenza più libera e autentica.
La ricerca di una marito per Sibyl, l’influenza della spregiudicata e cinica Sabine, la scoperta di un vergognoso segreto familiare e l’incontro con un uomo più giovane e innamorato di lei costringono Olivia ad esaminare la propria vita e a comprendere il proprio ruolo all’interno delle complesse dinamiche familiari.

Il personaggio di Olivia, a mio parere, è splendidamente tratteggiato dal punto di vista psicologico: l’autore coglie questa donna in una fase cruciale della sua esistenza, svelandone le più segrete vibrazioni dell’anima.
La battaglia intima e personale che Olivia combatte nel corso del romanzo per comprendere, infine, che cosa fare di sé e degli anni che le restano è narrata con sensibilità, perspicacia e poesia.

Era una martire naturale, zia Cassie, poiché il martirio era stato la caratteristica illustre del femminismo dell’età vittoriana ed ella lo aveva praticato. Ne aveva appreso tutte le sottigliezze negli anni in cui era rimasta sdraiata sul divano, coperta da uno scialle, intenta a sottomettere il sanguigno Mr Struthers.

Premio Pulitzer nel 1926, Autunno è un libro complesso e stratificato, profondo romanzo adatto agli amanti delle atmosfere alla Henry James e Edith Wharton.

Saturnine Puissant

Descrizione
Per l’antica e illustre famiglia Pendleton, da tempo in declino, arriva finalmente il giorno per riaffermare il proprio ruolo nell’alta società di Boston. L’occasione è data dalla presentazione in società della giovane Sybil, appena tornata da un soggiorno di studio a Parigi. Non si tratta soltanto di un evento mondano ma della possibilità di rivitalizzare la dinastia attraverso la scelta di un buon partito per la ragazza. Il racconto si apre proprio nel giorno del ballo, tra i saloni adorni della dimora di famiglia, dove si muove con eleganza e discrezione la padrona di casa, Olivia Pendleton, madre di Sybil e prigioniera di un matrimonio noioso e sventurato. Intorno a Olivia ruotano una serie di personaggi alla ricerca di una felicità che sembra negarsi a ognuno di loro. Questa tetra atmosfera verrà spezzata da due eventi – l’innamoramento di Olivia per il giovane ed estroverso Michael O’Hara e la scoperta da parte della donna di un vergognoso segreto di famiglia contenuto in alcune vecchie lettere – due eventi che porteranno a un cambiamento radicale nella vita di ognuno dei protagonisti.
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L’evento

Il giro di vite, Lettura di gruppo

Guida Spirituale del nostro Diktator Bookclub:

Camilla Watery: Un giorno facciamo un evento in real life, zero internet, zero telefoni, e davanti a un camino, vestiti come ggenti dell’ottocento, ci raccontiam le storie. Chi risulta meno noioso vince che non prende la peste.

Lorenza Inquisition Io non sono capace di raccontare! Zerella proprio. Ahahha però ci vengo.

Nicola Gervasini sarebbe una grande idea Camilla Watery.

Camilla Watery Lorenza, puoi sempre far una gran scena, farci aspettar un giorno o due, e poi leggerci un manoscritto di una defunta tata. Ve’ che se mettete like io vi conto, eh!s to già a pprenota’ ‘r camino. A far legna ci mandiamo Douglas. Sennò aspettiam primavera come i cervi. 

Martina Viel Posso mettermi un cappello con la veletta davanti? ti prego! Ti prego! Ti prego!

Lorenza Inquisition Vabbene dai, mettitelo!

Lalab Bianchi lorenza, tu non sei capace di raccontare? pfui. e quello che scrivi, allora?

Camilla Watery No ma tu DEVI metter la veletta. Io invece pettinatura da Jane Austen e ventaglio in mano per scacciare la peste. 

Lorenza Inquisition Ma raccontare parlando dico! Scrivere è un’altra roba. Cooomunque torniamo al look. Io un mantello di velluto. Eh sisi mantellino e vai.

Valeria Capellaro Caviglie coperte, mi raccomando!

Lorenza Inquisition Stivaletto di capretto! (allitteratiòn)

Lalab Bianchi facciamo così. che tu lo scrivi poi lo racconti a voce 

Massimo Arena Vabbè, io allora inizio a fumare la pipa

Camilla Watery Ti conviene farlo! Cit. Simpsons

Massimo Arena E il tweed con cappello da Sherlock Holmes (sempre stato il mio sogno)

Lorenza Inquisition Spero tu abbia certezza che solo e solamente basil rathbone non sembra un deficiente con su quel cappello

Massimo Arena Basil! 

Camilla Watery Anche a me non sta malaccio.
Ho quel cappello.
Sì, Massimo, te lo presto.