Un Orto al Centro: educare alla sostenibilità – Antonio Pascale #AntonioPascale #Giunti

Un orto didattico in un centro commerciale. Perché? Come possono convivere un parcheggio, uno spazio coltivato e un rinnovato programma di raccolta differenziata? In quale altro posto del mondo puoi trovare cassoni di cemento prefabbricati che divengono la culla di semi, germogli e nuovi frutti? Ciò che può sembrare una sfida impossibile e assurda diviene realtà con l’Orto del Centro Commerciale Campania di Marcianise, cittadina tra Caserta e Napoli, che prende il via nell’aprile 2011. Oggi, a distanza di dieci anni, questo sogno ha messo le sue solide radici non solo nel terreno coltivabile, arricchito dal compost derivato dagli scarti organici dei 25 ristoranti e bar del Centro Commerciale, ma anche negli occhi, nella mente e nel cuore delle migliaia di visitatori, ragazzi, educatori, tecnici, progettisti che ogni anno popolano e si prendono cura di questo piccolo, immenso spazio di 650 metri quadrati, una coraggiosa esperienza locale che trasmette il suo messaggio a livello globale come insegnamento per le generazioni future.

Non è un manuale di botanica o di agronomia, è più un’analisi e un’osservazione della natura, anche di quella umana. Dal titolo mi aspettavo il solito elenco delle malefatte dell’uomo nei confronti della natura e dell’ambiente, invece ho trovato spunti e riflessioni di storia, poesia, filosofia di vita e anche leggende e tradizioni, partendo dalla descrizione di un orto didattico creato all’interno del parcheggio di un centro commerciale. Consigliato.

Flavia Colucci

Come raccontare oltre dieci anni di storia di un luogo speciale come l’Orto in Campania?
Non è stato facile pensare a un libro sull’orto didattico, sorto, quasi per scommessa nell’aprile 2011 in piena emergenza rifiuti, in un’area parcheggio del Centro commerciale Campania di Marcianise, tra Napoli e Caserta.
Un orto in un grande centro commerciale, unico caso in Italia, probabilmente il primo in Europa. Perché? Come possono convivere un parcheggio, uno spazio coltivato e un programma di raccolta differenziata spinta? In quale altro posto puoi trovare cassoni di cemento prefabbricati che diventano la culla di semi, germogli e nuovi frutti?

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Giuseppe Montesano – Lettori Selvaggi #LettoriSelvaggi #GiuseppeMontesano

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Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove

Cari compagni di lettura è stato il mio primo anno in questo gruppo e devo dirvi che leggervi è stato un grande piacere e un grande stimolo. Come dice il nostro boss Lorenza non è sempre facile assecondare la nostra voglia di parlare di libri con qualcuno e quindi il merito di questo spazio mi sembra davvero grande. Per augurarvi buon anno desidero dirvi che io MI sono regalato un tomazzo di duemila pagine (!!!) che si intitola “LETTORI SELVAGGI” e che non poteva che sollecitare la mia attenzione e, penso anche la vostra. (Editore GIUNTI , € 50 scontato 42,5 € da Feltrinelli o da Amazon). E’ un lavoro enorme, enciclopedico, di cui vi trasmetto la 4a di copertina che ne illustra le virtù . Ovviamente non va letto di seguito ma spilluzzicato qua e là seguendo l’estro e le suggestioni del momento. L’autore- Giuseppe Montesano- ci ha lavorato per anni (10 pare) , ma dietro c’è una intera vita di letture e di ascolto che si sono trasformate in una specie di storia della creatività artistica (letteraria ma non solo). Penso che mi farò accompagnare nel 2017 da questo navigatore erudito alla scoperta di gemme preziose come penso siano i libri che leggiamo, sempre, anche quando ci lasciano perplessi. Magari potreste regalarvelo anche voi. Buon anno a tutti.

Renato Graziano

DESCRIZIONE

Quest’opera-mondo, che racconta la creatività umana, la letteratura, il pensiero, le arti figurative e la musica, dai lirici greci a Bob Dylan, da Catullo a Maria Callas, dal Gilgamesh a Roberto Bolaño – ognuno può trovare il ”da/a” che preferisce, il più divertente, il più coerente, il più assurdo, il più iperbolico – è forse, prima di tutto, un atto d’amore. Amore verso la vita, prima ancora che verso la lettura, perché non c’è pagina, che parli di poesia T’ang, di sapienti indiani, di Marziale o di Friedrich Nietzsche, in cui non si intraveda nitidamente la vita del ragazzo, del giovane, dell’uomo che su quelle pagine si è entusiasmato, si è interrogato e ha sognato, e che di quelle pagine si è nutrito fino a tramutarle in sua carne e suo sangue.

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