delude un po’ l’esordio del buon fontana, ma solo perché leggiamo la sua prima opera sulla base delle ottime prove recenti e soprattutto perché lo facciamo fuori tempo massimo.
questa è infatti la storia di due ventenni che, da due opposti che si muovono lungo una circonferenza, si attraggono e sfiorano le proprie solitudini nel breve arco di una vigilia di capodanno.
uno è uno studente, il classico bravo ragazzo nel ruolo dello sfigato di turno; l’altro, nella parte del fascinoso ribelle con l’hobby del poker, viene da una situazione familiare disastrosa. uno cerca l’amore, l’altro dei punti di riferimento: comunque contatto umano.
nel centro del cerchio impazza una bologna spensierata, edonista, superficiale, comunque da vivere al massimo.
il libro ha più di qualche ingenuità, sia stilistica che di trama, ma è pur sempre un’opera prima di buona fattura.
andrebbe però letta nei dintorni dell’età dei protagonisti.
anche se al tempo dell’uscita impazzavano, come anche fra le pagine del volume, le chat: preistoria informatica. come si invecchia.
(chiave dell’enigma: titolo del libro –> andare a vivere a xxxxxx. spedire le soluzioni con la cartolina postale allegata)
Andrea Sartorati

