Pastoralia – George Saunders

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Pastoralia – George Saunders

Lo ammetto, io di Giorgio mi sono un po’ innamorata, dalla gentilezza al 10 dicembre, dall’incipiente calvizie all’occhio tenerone alla barbetta brizzolata.

E perciò altra raccolta di racconti, potrebbero essere (e forse sono) la prova meno riuscita per prepararsi a quel 10/12 che mi ha tanto colpita. Potrebbe essere invece che il primo è la folgorazione e la novità e dopo già si conosce un po’ e manca l’effetto stupore.

Quindi nessun oh! ah! u! di maravillia, qua. Però, come ho letto da qualche parte, a cominciare dalla coperta, quel nido, quell’uovo al centro della strada, così fragile ed esposto, così nudo e indifeso, per giungere ai personaggi grotteschi, surreali, paradossali, questi uomini e queste donne amaramente comici e dolorosamente umani in una società bruttabruttabrutta, e i lavori che sono costretti a fare e la loro esistenza umiliata e offesa, bè, mi suscitano tenerezza e pensieri gentili.

E ciò non per solo merito dell’occhio languido, tengo a precisare.

Lazzìa

George Saunders – 10 dicembre

1382845_386740311473930_6768762595120969738_ne mi dica, Signora mia, allei piaciono i racconti? ma guardi, anche no, io prediligo le mappazze.

ah, ecco, mi pareva…però il surreale, ecco, il surreale lo gradisce, nevvero?
mmhhh…bè, inzomma, proprio pegnente sarebbe la risposta esatta.
e quindi sto 10 dicembre, racconti che più racconti nun se pole, e surreale che aiutateme a dì surreale ne deduco che l’abbia sputato?
madechè, questo 10 dicembre io l’ho adorato, eccallà.
e mi sono anche discretamente nnammorata dello scrittore, che uno che scrive così strano e così preciso che i personaggi li vedi davanti ai tuoi occhi pur essendo essi stessi tutti strani e stralunati esagitati patetici commoventi. che pensi, ecco meno male che non assomiglio manco pe sguincio a sti foridebrocca, io. e un minuto dopo trovi i loro pensieri nella tua testa, li stai pensando ora, li hai pensati un mese fa, li penserai in un prossimo futuro, forse. perché sono così fragili e umani, questi personaggi, così presi da preoccupazioni che potrebbero essere le nostre, così rabbiosi e teneri che non puoi fare a meno di amarli e quando ti scende una furtiva lacrima e il libro è finito vorresti conoscerlo, il papà di questi scappati dal cim, perché ecco, la sua gentilezza ti sembra di toccarla, proprio qui, ora, tra le tue mani.

Lazzìa