Chuck Palahniuk – Soffocare #chuckpalahniuk

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Finito. grazie a tutti per la compagnia nei commenti.
E’ un libro secondo me un po’ discontinuo. Ci sono squarci bellissimi, animati da una perfidia graffiante e prosa affilata. Però ci sono pagine di quello che sembra vagamente riempitivo messo lì per provocare in modo un po’ facilotto. Insomma è un libro a tratti divagatorio. Poi ci sono dentro cose che mi piacciono e cose insopportabili. non so addirittura dire se mi sia piaciuto o meno.
Senz’altro i protagonisti sono geniali (Denny è una icona molto riuscita) , gli snodi della trama sono divertenti. Però lascia una sensazione di incompletezza.

Francesco M. Landolfi

Rob Pulce Molteni È tutto così, un’altalena di genio e reflusso gastroesofageo. Peró, dico io, meglio averlo letto.  

Ernesto Valerio Per me è il suo migliore.

Daniela Quartu L‘ho letto all’università, ma lo ricordo con piacere. Il film, invece, da dimenticare. 

Massimo Romagnoni Per me e’ interessante,si migliora dopo la meta’.Ora ho per le mani Invisible Monster migliora anche quello dopo la meta’. E’ uno scrittore particolare i temi appunto “particolari”. Lettura difficoltosa ma si va avanti perche’ in qualche modo prende. I due disadattati della storia a loro modo  geniali, per esempio la parte dove raccolgono pietre.

Francesco M. Landolfi la parte delle pietre è divertente. Ci sono molti squarci interessanti ma, per ora, mi lascia perplesso. Il che non è una cosa negativa, comunque. 
Massimo Romagnoni Lo scrittore ha uno stile difficoltoso gioca con i rimandi e i flash back, quindi si ha difficoltà a tenere il ritmo. Lo stile è oltre la pura descrizione, cerca di rendere al lettore una visione dell’America un po’ Altman un po’ Bukowski. La definizione sessuale dei personaggi e’ oltre e anche delle loro vite. Stile di scrittura mai visto prima ad ora. O meglio a volte mi e’ sembrato quello di Molly Flanders Joyce ma questo ultimo non lo comprendo.

Di cosa parla: Soffocare è un romanzo di Chuck Palahniuk del 2001.
È la storia di un ragazzo che vive la sua vita nella classica “crisi esistenziale” che contraddistingue i personaggi di Palahniuk.Il protagonista è Victor Mancini, studente di medicina fallito e dipendente dal sesso. Per mantenere la madre morente, che ormai non riconosce più il figlio, in una casa di cura costosissima, ha architettato un fantasioso sistema: ogni giorno va a cena in un ristorante diverso e, nel bel mezzo della serata, finge di soffocare per colpa di un boccone andato di traverso. Immancabilmente qualcuno si lancia a salvarlo, e altrettanto immancabilmente diventa una sorta di padre adottivo del protagonista e in occasione dell’anniversario dell’incidente gli invia dei soldi. Dopo anni di questa attività il nostro eroe si trova a ricevere quasi quotidianamente un gruzzolo da persone di cui ormai non ricorda nulla ma che gli sono grate per aver dato un senso alle loro vite.

Maigret va dal coroner – Georges Simenon #GeorgesSimenon #maigret

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Maigret inconsueto, in trasferta per viaggio premio. Si trova in Arizona e segue da osservatore una udienza preliminare in un caso che riguarda la morte di una ragazza.
Inusuale, quindi, l’ambientazione (niente Boulevard Lenoire e niente Brasserie du Dauphin). Inconsueto il ruolo di Jules (così viene chiamato per tutta l’indagine dai partner americani), stavolta puro spettatore senza fare domande (in particolare una) alle persone coinvolte e, quindi, senza indagini: mero osservatore, critico aspro ma bonario, burbero solo in apparenza, dell’umanità americana che gli passa avanti che, in fondo, è simile a quella che già conosce.
Altro elemento inconsueto è il finale che, per ovvi motivi, non è opportuno rivelare.
Bello… come tutti gli altri. Che ve lo dico a fare.

Francesco M Landolfi