Keisuke Matsumoto, Manuale di pulizie di un monaco buddista

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Il titolo può indurre a ritenerlo un libro banale: un manuale spiccio in salsa zen. In realtà non è così. Si tratta di un libro lieve e rapido che, sì, dà consigli su come effettuare le pulizie di casa, includendo, incredibilmente anche il cambio di stagione, ma questi consigli fanno da “trampolino” per una introduzione leggera ad alcuni principi buddisti.
Magari alla fine del libro, che è breve, i consigli non si potranno seguire dati i ritmi frenetici della nostra giornata media, ma alcune delle cose sottostanti rimangono. Magari anche qualche consiglio.

Francesco M. Landolfi

Flann O’Brien, Il terzo poliziotto

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Più leggo recensioni squillanti e convinte di questo libro, più rimango perplesso.
Forse, alla fine, è veramente solo una questione di gusti: si tratta solo di saper (voler) apprezzare un particolare registro narrativo, una certa ironia e una spiccata vocazione al surrealismo.

Molto semplicemente questo libro non è nelle mie corde, sarà bellissimo, sarà un capolavoro imprescindibile, ma a me non è piaciuto. Delirante, noioso, poco divertente ecc ecc.
Mi ha ricordato un po’ le atmosfere, anche queste deludenti, di “L’uomo che fu Giovedì”.
LA mia reazione, leggendolo, è stata la stessa che ebbi quando, a fatica, portai a termine “Una banda di idioti”, altro capolavoro annunciato dalla cascata di stelline un po’ dappertutto: “ma dove è ‘sto capolavoro”?

Francesco M. Landolfi