Sylvia – Leonard Michaels #Sylvia #recensione #LeonardMichaels

*Ero felicemente normale, ero normalmente infelice*

sylvia

Immaginatevi di essere un qualunque L.B. “Jeff” Jeffries (La finestra sul cortile, James Stewart). Fingete di essere immobilizzati ad osservare dalla finestra di casa vostra cosa accade nella via su cui si affaccia il vostro appartamento. Ascoltate la musica che aleggia tutt’intorno, il turbinio, i rumori, gli odori. È la Beat Generation: perdiamoci. Ascoltate i passi, sui marciapiedi e nelle case. Guardate nelle case. Sbirciate, inoffensivi eppure morbosamente curiosi, i ritmi, le anse, le geografie, il fumo sputato delle vite che si consumano a pochi metri da voi. C’è quella finestra in particolare. La scala, il cesso, le penombre. C’è una coppia. Siete fermi, bloccati, non potete fare altro che guardare, assorbire, metabolizzare i risvolti, i retroscena, i colori di quella coppia di cui, vostro malgrado, volete arrivare a sapere ogni cosa. Una macchina fotografica vi viene in aiuto e le foto che rubate sono pagine di un diario, un diario riscritto in forma di romanzo, di cui non riuscite fino in fondo a capire cosa è verità e cosa finzione, cosa straordinaria poesia e cosa osseo ritratto di una quotidianità naturalissima eppure deforme, scandita in un tempo fermato e inesistente, solidissimo e gassoso. Muovete la ghiera del diaframma e tornate subito indietro, ‘ché troppa profondità vi mette un intero braccio nelle piaghe. Tentate la messa a fuoco e vi scoprite deformati e verissimi dentro all’impeccabile resoconto dei loro visi che si frantumano, un pezzo alla volta, per amore, solo per amore. Vi mentite scuse, le loro, le stesse che si usano loro: sincerissime ammissioni di colpevolezza che non portano da nessuna parte, la padronanza dei fatti, della loro sostanza, che non cambia niente del viaggio, nel viaggio. Sapete che qualcosa di straordinario, aberrante, assoluto, finirà per accadere. Non distogliete lo sguardo. Negate l’evidenza. Sapete tutto fin dal primo sbirciare eppure non smettete di cercare una risposta che sia diversa da quella che le pagine, una frase da appuntare alla volta, vi propinano con una lucidità scorticante. Non posatela, la vostra Nikon. Ad un certo punto il motorino si incepperà e il rullino si sarà rotto, ma niente di tutto questo sarà accaduto senza lasciare traccia. Ho ancora la pelle che rischia di strapparsi.

Rob Pulce Molteni

DESCRIZIONE

«Un contagio visionario» percorre il Greenwich Village dei primissimi anni Sessanta – la terra di nessuno fra la Beat Generation e i figli dei fiori. E proprio nel cuore del Village, mentre «un bizzarro delirio aleggia nell’aria», una coppia di studenti, imprigionati in una livida ossessione d’amore, sprofonda giorno dopo giorno in un allucinato inferno coniugale. Sotto le loro finestre MacDougal Street è «un carnevale demente», scandito da Elvis Presley e Allen Ginsberg; e intanto la loro folie à deux, «impigliata nel suono delle proprie urla», precipita fatalmente verso un esito devastante. Ispirato alla storia vera del suicidio della prima moglie di Leonard Michaels, Sylvia è uno di quei romanzi che, terrifici nella loro profonda verità, si insinuano quasi inavvertitamente nella mente del lettore – e vi rimangono per sempre.

 

 

J.R. Rain, Elvis has not left the building

J.R.Rain on Amazon

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Since few days have passed from Elvis’ birthday, it came to my mind this enjoyable book from J.R.Rain, Elvis has not left the building. Mr Rain only publishes in e-book form, and generally -but not only- writes about paranormal stuff, vampires, ghosts and such. In this novel he ventures in the theory that Elvis is not really dead after all, but lives in LA and he’s a private detective in Hollywood area. Nothing particularly fancy, I know, but there are good peculiar details on how he managed to escape from Memphis more than 30 years ago, and it’s a fun story, this adventure of private eye Aaron King (ah ah).

Anyway, Elvis is learned in finding missing persons, and this will be a tangled mess to solve. Above all, this is a book who makes the King alive again, and it’s good to see how in the story people seem to catch glimpses of him, because even at 70 years old and with a plastic surgical operation Elvis is still Elvis. A lot of fun, until the discreet comeback on stage, and a nice ending. It may not be a masterpiece but it’s a good read, and I hope Mr. Rain will be in the mood for a sequel.

Buonasera, essendo da poco passato il compleanno di Elvis mi è venuto in mente questo gustoso libro di J.R. Rain, autore che pubblica solo su ebook e che scrive parecchio di vampiri, fantasmi ma non solo. In questo libro Rain si avventura addirittura nell’ipotesi che Elvis non sia morto, ma che sia addirittura diventato un investigatore a Hollywood (!), e non vi risparmio altri gustosi particolari su come sarebbe riuscito a sparire più di trent’anni fa e sul suo nuovo nome (Aaron King 🙂 ). Comunque il nostro mito si è specializzato nel ritrovare persone scomparse (che strano eh…), e dovrà rischiare tutto per risolvere un caso particolarmente intricato. Che alla fine non è altri che una scusa per far rivivere il nostro amato Re del rock, e gustarsi come le persone credano di riconoscere qualcosa in lui (a 70 anni e con un’operazione chirurgica Elvis rimane Elvis) e altri momenti divertenti, fino al (discreto) ritorno sulle scene e bella sorpresa finale. Non sarà un capolavoro ma vale la lettura: anzi se J.R. Rain ci fa un sequel sarebbe gradito…

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Alberto Cavalasca