Alla fine ce l’ho fatta: ho imbroccato il libro giusto per iniziare la quadriglia!
E caspita, m’è pure piaciuto.
Non è eccezionale, non direi, però l’ho letto molto volentieri e devo ammettere che ha ragione la quarta di copertina quando dice che si fa fatica a staccarsi dalla lettura, a non arrivare in fondo di filato.
La storia ormai è nota: due ragazzine, la loro vita, un’amicizia strana, intensa ma stortignaccola, sempre ondeggiante come una bilancia che non si riesca mai… a portare in pari. Un viaggio che parte alle elementari e arriva fino alla misteriosa sparizione di una delle due, quando ormai hanno entrambe superato la soglia dei sessanta.
Il primo libro ci racconta infanzia e prima adolescenza in una Napoli che non conosco geograficamente, socialmente e temporalmente, ma che mi è parsa vivida e comprensibile in modo quasi spaventoso.
Altro per ora non dico: non so dove vada a parare l’autrice, mi sa che mi toccano i capitoli mancanti (capa, vado e compro eh Emoticon wink ) e poi magari do un feedback un attimino più di respiro.
Epperò, dovendolo consigliare, sìsì mi sento in animo di farlo certamente
Sara De Paoli
Carlo Mars: Io più o meno credo di aver provato simili sensazioni. Un libro preceduto da un mitologico passaparola, di cui tutti han parlato in toni entusiastici, ma che io non ho letto con lo stesso trasporto, la stessa passione. Per me ottimamente scritto e descritto, ma non il capolavoro che moltissimi han declamato. Questione di gusti, come sempre.

