Giuseppe Montesano – Lettori Selvaggi #LettoriSelvaggi #GiuseppeMontesano

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Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove

Cari compagni di lettura è stato il mio primo anno in questo gruppo e devo dirvi che leggervi è stato un grande piacere e un grande stimolo. Come dice il nostro boss Lorenza non è sempre facile assecondare la nostra voglia di parlare di libri con qualcuno e quindi il merito di questo spazio mi sembra davvero grande. Per augurarvi buon anno desidero dirvi che io MI sono regalato un tomazzo di duemila pagine (!!!) che si intitola “LETTORI SELVAGGI” e che non poteva che sollecitare la mia attenzione e, penso anche la vostra. (Editore GIUNTI , € 50 scontato 42,5 € da Feltrinelli o da Amazon). E’ un lavoro enorme, enciclopedico, di cui vi trasmetto la 4a di copertina che ne illustra le virtù . Ovviamente non va letto di seguito ma spilluzzicato qua e là seguendo l’estro e le suggestioni del momento. L’autore- Giuseppe Montesano- ci ha lavorato per anni (10 pare) , ma dietro c’è una intera vita di letture e di ascolto che si sono trasformate in una specie di storia della creatività artistica (letteraria ma non solo). Penso che mi farò accompagnare nel 2017 da questo navigatore erudito alla scoperta di gemme preziose come penso siano i libri che leggiamo, sempre, anche quando ci lasciano perplessi. Magari potreste regalarvelo anche voi. Buon anno a tutti.

Renato Graziano

DESCRIZIONE

Quest’opera-mondo, che racconta la creatività umana, la letteratura, il pensiero, le arti figurative e la musica, dai lirici greci a Bob Dylan, da Catullo a Maria Callas, dal Gilgamesh a Roberto Bolaño – ognuno può trovare il ”da/a” che preferisce, il più divertente, il più coerente, il più assurdo, il più iperbolico – è forse, prima di tutto, un atto d’amore. Amore verso la vita, prima ancora che verso la lettura, perché non c’è pagina, che parli di poesia T’ang, di sapienti indiani, di Marziale o di Friedrich Nietzsche, in cui non si intraveda nitidamente la vita del ragazzo, del giovane, dell’uomo che su quelle pagine si è entusiasmato, si è interrogato e ha sognato, e che di quelle pagine si è nutrito fino a tramutarle in sua carne e suo sangue.

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