Per amore solo per amore – Pasquale Festa Campanile

per amore

Ho letto “Il Vangelo secondo Biff”, e so di andare contro corrente, ma a me non ha entusiasmato. L’ho trovato troppo surreale, sia nelle ambientazioni che nei dialoghi. Sembrava di leggere la sceneggiatura di un film di Mel Brooks. Anche se interessanti i riferimenti ad altre filosofie religiose. Comunque un pregio in questo libro l’ho trovato. Mi ha fatto ricordare di avere in biblioteca un vecchio libro risalente al 1993: “PER AMORE SOLO PER AMORE” di Pasquale Festa Campanile, libro che lessi dopo aver visto il deliziosissimo film da esso tratto ed interpretato da un giovane e bravo Abatantuono ed una fanciulla dal nome Penelope Cruz. Come scritto anche in copertina è “la più grande storia d’amore mai raccontata”; sarà per i personaggi illustri, sarà per la delicatezza con cui viene affrontato l’argomento, sarà per l’ironia che accompagna il lettore per tutto il libro o sarà perchè Festa Campanile scrive proprio bene. Anche qui la storia è di pura invenzione, ma è verosimile senza forzature e senza indugiare sulla parte divina dei personaggi. A me è piaciuto molto, specilmente rileggerlo dopo 22 anni. Buona lettura a tutti!

giancarlo zeppa

descrizione

L’amore tra un abile artigiano, aitante e amato dalle donne, e una ragazza di incomparabile dolcezza. I loro nomi sono Giuseppe e Maria, il loro figlio si chiamerà Gesù. Senza scostarsi dalla tradizione cristiana e dai testi neotestamentari, Pasquale Festa Campanile dà un resoconto di grande efficacia su un rapporto di coppia al di fuori del mito, restituendoci, in particolare, la figura di Giuseppe come quella di un uomo vivo, di grande concretezza e sensibilità.

Christopher Moore – Il Vangelo secondo Biff #ilvangelosecondobiff #christophermoore

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Mi ero fatta l’idea che questo fosse un libro per il quale si correva il rischio di essere giudicati bigotti o blasfemi, a seconda che lo si apprezzasse o meno.
Che idea bislacca! Niente di più sbagliato.
Un libro comico senza la pretesa di mettere in discussione alcunché, tutto qui, con momenti di sanissime risate, qualche scivolone di pessimo gusto e barlumi di verosimiglianza .
Mi sono piaciute molto la prima e l’ultima parte. Ho riso fino alle lacrime per la stesura del discorso della Montagna e delle Beatitudini e per alcune uscite di Biff che sono davvero esilaranti. E che dire di Gesù che scopre l’ironia e il sarcasmo?
Una bella coppia, Gesù e Biff: il primo attore impegnato e la spalla dalla battuta pronta. Molto moderni, nel linguaggio e negli atteggiamenti, come molti dei personaggi del libro a cominciare dalla Maddalena. A ben vedere, è anche una commovente storia di amicizia e di lealtà.
Non ho apprezzato la parte centrale, la ricerca dei Magi. Sembrava di essere finiti in un altro libro.
Mi sono immaginata l’editore che dice a Moore “Senti buon giovane, qui manca un po’ di ciccia, mancano delle pagine….il libro è smilzo. Buttaci dentro qualcosa con ‘sti Magi. Che ne so..? Un po’ di magia, roba fantasy, qualche mostro con le scaglie verdi… Lo yeti! Ecco, lo yeti! Infilaci lo yeti!”.
No, dai! Va bene l’arcangelo innamorato dell’Uomo Ragno, ma lo yeti è troppo.

anna littlemax massimino