
Dal riccio all’ostrica (di verghiana memoria)
Ho deciso di iniziare l’anno con “elegantia”. Il libro si lascia leggere, anche se in realtà succede poco: una cena, una merenda, un’altra cena, l’incidente. Interessanti sono i monologhi interiori delle due protagoniste, anche se troppo filosofici per i miei gusti. Il messaggio però è noto: chi nasce povero, senza mezzi, senza bellezza, non può e non deve ambire a cambiare la propria posizione sociale, andrebbe inevitabilmente incontro al fallimento. Però il personaggio di Renèe è bello e tanto le ho invidiato le sue camelie e la marmellata di susine mirabelle. Onestamente, non provo grande simpatia per Paloma…troppo radical chic per essere una ragazzina di quell’età. In compenso ho provato grande simpatia/affetto per Renee’ in cui a tratti mi sono persino rivista. E per quanto mi riguarda il messaggio e’ poi un altro: anche se forse ancor piu’ banale…giudicare solo dalle apparenze e fermarci agli stereotipi ci porta a perdere troppe cose, come conoscere persone che potrebbero decisamente arricchirci interiormente.
Beatrice Bruno