Alessandro De Roma – La mia maledizione

1932327_675757355821788_1520092018_n

Davvero è difficile comunicare in tono leggero quello che ho provato leggendo “La mia maledizione” di Alessandro De Roma. Non potevo smettere di leggere, eppure provavo un enorme disagio pagina dopo pagina.
Credo dipenda dal fatto che mi sia riconosciuta – con sgomento – alternativamente nei due protagonisti, pur così diversi.
Emilio Corona è una specie di “inetto” sveviano, che ambisce all’inserimento sociale ma ne è incapace, nonostante gli apparenti successi. Per questo invidia tantissimo chi sembra danzare nella vita con disinvoltura (il fratello Carlo, pur più piccolo) e recita con falsa convinzione la parte del vincente.
Cosseddu è un emarginato (all’inizio solo dalla scuola, poi dalla vita stessa) dalla profonda sensibilità; venera Emilio come unico essere che lo abbia mai veramente *visto*, dedicandogli la sua vita e i suoi sogni sempre più strampalati.
Condividono la passione per la natura e fanno lunghe camminate sul monte Ortobene: solo in quel contesto possono finalmente abbandonarsi, smettere le maschere e abbracciare gli alberi come fratelli.

Non vi aspettate il romanzo “sardo” con quella specie di realismo magico che sembra ormai l’unica chiave per oltrepassare il mare.
Questa è una storia universale, solo ambientata a Nuoro.

La trama è lieve, ma quello che colpisce è il motore che la spinge, e che forse spiega molto del nostro automatico agire quotidiano: la crudeltà.

Non so se sono riuscita a spingervi a leggerlo, però lo consiglio tanto tanto, e con esso anche il primo libro di questo scrittore colto, letterario, importante: “Vita e morte di Ludovico Lauter”.
Ciao!

Daniela Quartu

Alessandro De Roma, La mia maledizione

untitled

Lettura scorrevole, storia intensa delicata e a tratti dolorosa.

“Era un tempo di attesa fatto di moltissime ore e giorni, animato da un rancore inesprimibile e astratto e, piú di ogni cosa, dalla paura: di sbagliare, di essere meno intelligente degli altri, niente affatto simpatico. Gli anni dorati dell’adolescenza”

Leggo con grande piacere e con infinita curiosità questo libro scritto da un amico e ambientato nella mia terra.

Gabriella Simbula