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Vi “passo” un libro a me caro. Staziona sul mio comodino catanese da quattro anni, e prima aveva stazionato almeno un paio d’anni, da quando l’avevo comprato alla Feltrinelli di viale Marconi, sul mio comodino romano. Gli altri libri, sui comodini della mia vita, si avvicendano man mano che vado leggendoli, mentre la presenza di “Design del popolo – 220 invenzioni della Russia post-sovietica” di Vladimir Archipov (ISBN) permane, evidentemente a segnalarmi qualcosa che mi preme non dimenticare. Non un romanzo, non un saggio, lo definirei “un attivatore di istinti poetici”, “un pro memoria delle risorse creative umane” e tanto altro.
Approfitto, a fine anno, per dirvi grazie. Siete stati una scoperta piacevole e stimolante per me che, amando tanto libri e lettura ed essendo riuscita (faticosamente, eh?!) a lavorare con i libri e con la lettura (mia e altrui), ormai da tempo – quando esco dalll’ambito lavorativo superlibrario – cerco occasioni per imparare soprattutto fuori dalle pagine scritte: all’aria aperta o dentro spazi diversi dalle librerie, in solitudine e fra le persone, osservando e ascoltando. Ma far parte della vostra piccola comunità di lettori – nessuna spocchia, massima libertà e massimo rispetto, e poi l’ironia che mi è vitale – mi è risultato facile.
Specialmente grazie a Lorenza Inquisition (per il suo impegno e la sua leggerezza di qualità – si direbbe all’assegnazione di un premio(ne)! – e a Anna Littlemax Massimino, Carlo Mars, Owlina Fullstop e Stefania Lazzìa.
Felice anno nuovo, felici letture a tutti-tutti.
Sonia Patania
