Romolo Bugaro – Il venditore di libri usati di fantascienza

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il padovano bugaro, avvocato oggi capace di raccontare la crisi (culturale e economica) del modello nordestino, era agli esordi una delle penne più interessanti e talentuose della scuola di tondelli.

questo romanzo racconta la vita minima, grigia e in anonima ma costante discesa di un padre separato.

la passione per la fantascienza del titolo è al tempo stesso una metafora per l’ineluttabile e inspiegabile susseguirsi di certi eventi e un rifugio sicuro per sottrarsi alla realtà.

ritmi lentissimi per un esercizio di stile che oggi risulta un po’ datato, ma rappresenta comunque un quadro della desolazione metropolitana.

andrea sartorati

DESCRIZIONE

Quando il matrimonio di Mario, un padre quarantenne, va in crisi, Luca, il figlio adolescente, si allontana da casa e intraprende, tra piccole illegalitàe colpi di testa, una “carriera” di giovane turbolento e ribelle. Finché la possibilità di avvicinarsi e riconciliarsi non appare a entrambi illusoriamente a portata di mano. Un romanzo di padri e figli sull’ineluttabilità dei destini che gli adulti di oggi preparano per le generazioni a venire.

Questo libro in maniera molto semplice e chiara racconta una storia come tante, ma purtroppo storie che accadono veramente: quando una famiglia si ritrova distrutta per vari motivi, è molto facile che se ci sono presenti figli in età adolescenziale questi vadano in crisi psicologica che si tramuta in estrema ribellione, o apatia. Romanzo che si legge molto velocemente, io l’ho trovato carino nonostante l’argomento non allegro, la storia alla fine pur raccontata con sprazzi di battutine è una storia molto triste. E’ ovvio che la colpa di tutto non è solo della madre che va fuori di testa e lascia la famiglia, ma anche del padre che accetta il comportamento del figlio senza mai prendere posizione o discutere, loro non hanno mai litigato e forse proprio questa mancanza di autorità dall’unico genitore rimasto porta a diventare il ragazzo quello che è. comunque consigliato.

Romolo Bugaro – Effetto domino @Einaudieditore #romolobugaro

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Come capire l’economia del nordest con un bel romanzo.

il padovano bugaro, probabilmente attingendo alle storie vere dei suoi clienti come avvocato, racconta con maestria il modello di sviluppo di questa terra.

una crescita miracolosa nei numeri, ma priva di qualsiasi visione strategica e ancora meno di solide basi culturali: si lavora tanto, si bestemmia, si comanda a bacchetta chi è contento di portare a casa ore di straordinario e si mettono via – regolari e in nero – montagne di soldi.

“effetto domino” racconta i risvolti drammatici di questa locomotiva che si è fermata: i problemi di un tassello della catena provocano effetti su quello successivo e tutto il meccanismo si inceppa.

l’unica via di speranza per questi imprenditori improvvisati (ma quali master? da queste parti contano quasi esclusivamente avidità, coraggio e pelo sullo stomaco) è quella dell’imbroglio: ieri allo stato, oggi più verosimilmente ad un proprio “collega”. ecco quindi che fregare il prossimo diventa una delle abilità richieste e apprezzate per sopravvivere darwinianamente alla crisi attuale.

benvenuti nella terra dove invece che alberi crescono (crescevano) schei.

andrea sartorati

DESCRIZIONE

Può una catastrofe finanziaria essere raccontata come una catastrofe naturale? Un’onda grandiosa e terribile che travolge le vite di tutti, potenti e umili, indistintamente. Non resta che seguirle una a una, quelle vite, entrando nelle stanze in cui si prendono le decisioni o nello spazio deserto in cui un uomo cerca una via di fuga alla sua disperazione. Un romanzo potentemente contemporaneo: un duello western, nell’Italia di oggi, tra individui disposti a tutto. E, intorno a loro, qualcosa di piú grande: una luce molto terrena che abbaglia il mondo.

Ci sono uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili parole: lo sa bene Romolo Bugaro, che – oltre a essere uno scrittore ipnotizzato dal mondo – è un avvocato che conosce da vicino, per lavoro, le traiettorie di ascese e fallimenti. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di concludere un grande affare – ad esempio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall’oggi al domani – niente può fermarli. O forse sí. Forse può accadere che il semplice «no» di una banca produca un effetto domino senza fine, travolgendo le esistenze di tutti. Grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, casalinghe, bambini ignari di ogni cosa. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c’è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra, in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere al punto da apprezzare l’abilità di chi è riuscito a fregarli. E forse l’espressione tecnica «segnalazione a sofferenza» può diventare per molti una metafora perfetta.