Philip K. Dick – La svastica sul sole @Fanuccieditore #PhilipKDick

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Un titolo italiano un po’ stupido, in verità si intitola L’uomo nell’alto Castello…vabbè. Ottimo libro di un Dick visionario solo fino ad un certo punto, che mescola le carte della storia inventandosi un mondo dove i nazisti hanno vinto la guerra e gli americani sono un paese asservito. Geniale l’idea di far circolare in tutte le storie che si intrecciano un libro considerato di fantascienza che racconta la storia come invece più o meno è andata e che ovviamente è vietato dai nazisti . Sembra un libro che mette in guardia dai pericoli del nazismo, è in verità una riflessione sul ruolo dello scrittore davanti all’autoritarismo e alla stupidità umana. Resta purtroppo quella totale anafettività dei personaggi di Dick che impedisce di immedesimarsi in qualsiasi personaggio della storia, il che mi rende sempre i suoi libri un po’ distanti nonostante l’innegabile genio nell’ideare mondi paralleli. Voto: 8

nicola gervasini

DESCRIZIONE

La svastica sul sole (The Man in the High Castle), ripubblicato anche come L’uomo nell’alto castello, è un romanzo ucronico di Philip K. Dick pubblicato nel 1962 e vincitore del Premio Hugo come miglior romanzo.

Le forze dell’Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e l’America è divisa in due parti, l’una asservita al Reich, l’altra ai Giapponesi. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. L’Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l’Italia ha preso le briciole e i Nazisti dalle loro rampe di lancio si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone. Sulla costa occidentale degli Stati Uniti i Giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folklore e della cultura americana, mentre gli sconfitti sono protagonisti di piccoli e grandi eventi. E l’intera situazione è orchestrata da due libri: il millenario I Ching, l’oracolo della saggezza cinese, e il best-seller del momento, vietato in tutti i paesi del Reich, un testo secondo il quale l’Asse sarebbe stato sconfitto dagli Alleati…

Philip K. Dick #PhilipKDick

Arrivo certamente tardi, da qualche parte si sara’ gia’ scritto.
Bancarella al mare di libri scontati. Dick. L’uomo dai denti uguali. Titolo curioso, pure una bella copertina. Leggo alcune righe,qui e là. Mi piace: acquistato. Mentre pago la commessa insiste perchè ne acquisti un altro dello stesso autore: “Vedrà, è bello!” Ok mi faccio convincere: Memorie di un Artista di Merda. Ragazzi questo qui è geniale oltre alla fantascienza è uno scrittore con i fiocchi. Atmosfere americane anni 60, descrizione perfetta dei luoghi, analisi della psicologia dei personaggi. Ne compro altri!

Bacchetti: anch’io l’ho scoperto abbastanza tardivamente, ma lo trovo davvero un autore affascinante, che peraltro ha ispirato un numero notevole di film geniali. Quelli che hai nominato mi mancano, metto in lista. Per conto mio consiglio vivamente Ubik.

 

Lorenza Inquisition Non è molto il mio genere, metà delle robe che scrive non le capisco 😦 Però riconosco che è bravissimo, dopo vari tentativi a vuoto con libri che mi lasciavano così e cosà ho letto la Svastica sul sole, minchia che bello. Nella mia top 25 di sempre.
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Massimo: I due letti sono dei Romanzi,nulla di attinente alla Fantascienza. Svastica e Ubik romanzi o Fanta?
Luca Bacchetti boh, io non sono bravo con le etichette. Comunque si, fantascienza, se vuoi chiamarla così ma il primo in realtà è più fantapolitica. Viene raccontato un mondo dove a vincere sono stati i Nazisti (non quelli dell’Illinois) e i Giapponesi, e si raccontano gli Stati Uniti dominati e divisi in due, inseguendo un libro proibito (The Man in the high Castle, che è anche il titolo originale). In realtà non ho un ricordo chiarissimo della vicenda, ma alcune immagini sparse, come il collezionismo maniacale dei giapponesi per “reperti storici” tipo l’orologio di topolino, o le colt originali. I risciò che convivono con i razzi supersonici. L’atmosfera cupa e decadente. Ubik è più fantascienza, quello si. Cliniche di vita sospesa, una ragazza con poteri eccezionali e incontrollabili, spostamenti nel tempo, e, su tutto, Ubik. Ché Ubik è Ubik, e basta.  Io più che fantascienza la chiamerei “letteratura visionaria”. Sono immagini e visioni quelle che ti lascia addosso un libro di Dick. Fai anche fatica a stargli dietro, alle volte, e ti capita anche di chiederti dove voglia andare a parare, però le visioni che racconta ti affascinano e ti si appiccicano in qualche modo addosso. Non a caso ha ispirato tanti sceneggiatori e registi cinematografici.
Diegoliano: “La svastica sul sole” tecnicamente è ucronia.
Dick è uno dei miei scrittori preferiti (tolti gli scritti giovanili, una tremenda mappazza).
Imperdibili “Ubik”, “Tempo fuori di sesto“, “Labirinto di morte“, “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” e tanti tanti racconti più o meno brevi.
Nicoletta: Prima di leggere Dick pensavo che non mi piacesse la fantascienza XD Il mio romanzo preferito in assoluto e’ Ubik, davvero un capolavoro..ma mi sono piaciuti moltissimo anche tanti racconti (Rapporto di minoranza e altri racconti e’ una bella raccolta, ma anche i libri editi da Fanucci in ordine cronologico sono un bell’acquisto) e poi sicuramente La svastica sul sole, La trilogia di Valis, Ma gli androidi sognano pecore elettriche? e Un oscuro scrutar…e’ balzato da subito tra i miei scrittori preferiti.
ubik