Maurizio Blatto – MyTunes @BaldiniCastoldi #MaurizioBlatto

Gli Zappiani mi fanno paura. Non tanto quanto gli Springsteeniani, ma insomma. Mi agita il loro senso totalitario, quella sensazione da “ci basta questo” che trovo innaturale. Nella musica non può mai bastarti solo questo.

Maurizio Blatto – MyTunes

Mytunes

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Da amante della musica e collezionista di cd, avevo trovato molto divertente l’esordio letterario di Blatto, L’Ultimo Disco dei Mohicani, in cui l’autore, nonchè proprietario di un negozio di dischi, raccontava aneddoti curiosi e divertenti sui suoi clienti.
Questo nuovo libro è invece la sua personale versione di 31 Canzoni di Nick Hornby. Blatto sceglie 77 canzoni della sua vita per raccontarne la storia intrecciata alla sua storia personale, ricordi, emozioni, avventure.
Pur avendo gusti musicali totalmente diversi dai suoi, mi piace leggere di musica, sia per scoprire eventualmente nuova musica ma anche per condividere una passione (mania) che, quantomeno nelle modalità, è comune.
Essendo così spezzettato, in 77 brani/capitoli, è inevitabile che alcuni siano meglio riusciti di altri e l’unico difetto (oltre al fatto che odia i Queen) è la aneddotica che a volte sembra un po’ troppo esagerata.
Comunque tutto sommato una godibile lettura leggera.

Massimo

PS. Luciano: bello… letto l’anno scorso, da allora alla ricerca del bootleg della prima (e unica e ultima) esibizione live degli Scheletrauti…

Maurizio Blatto, L’ultimo disco dei Mohicani

ult

Mi aspettavo l’ennesimo stupidario come tanti. E invece è un libro denso denso, ben scritto, in cui il negozio di dischi è solo un punto di osservazione sull’umanità.
Bella carrellata di personaggi, tantissime storie e qualche risata.
In effetti come recita uno strillo in copertina, l’idea del film o del prodotto televisivo non è campata in aria.
L’unico difetto, l’ho detto alcuni giorni fa, è un impaginato a pagine e pagine di monoblocchi di testo giustificato senza a capo ( ne avro’ contati al massimo una decina) che, credetemi, alla lunga stanca proprio la lettura e, in alcuni casi, fa perdere il filo.
Adesso vi lascio. Mi aspetta Mr. Mercedes.

Francesco M. Landolfi