Libero è un ragazzo molto concentrato su se stesso e sui moti del suo animo, che coincidono con le evoluzioni della sua sessualità. Per questo penso che il romanzo si possa definire un’educazione sentimentale dal punto di vista del pene. Sappiamo tutto di *lui*: nessuna erezione, nessuna masturbazione, nessun cedimento, nessuna matura soddisfazione ci viene taciuta.
La storia è raccontata in prima persona e riguarda un ragazzo molto brillante che nei primi anni ’80 si trasferisce con la famiglia da Milano a Parigi, dove comincia la sua adolescenza. Legge moltissimo, guarda moltissimi film, partecipa a un vivacissimo dibattito culturale frequentando il caffè Les Deux Magots dove il padre gli presenta Sartre – in quanto amico di Camus da entrambi idolatrato – e dove poi diventa cameriere. Frequenta gente intelligentissima come lui e da tutti apprende tecniche di seduzione e scuola di vita.
La sua intensissima vita sessuale rimane dentro la sua mente fino ai vent’anni, quando con la sua purezza conquista la donna di cui è innamorato.
Tra esaltazioni e depressioni, cambi di scenario e svolte radicali, riuscirà il nostro eroe a tener fede al suo nome tanto impegnativo?
La trama è poca, per cui non vi svelo di più.
Questo libro mi sarebbe piaciuto moltissimo se avessi avuto 17 anni. Penso che un adolescente maschio potrebbe rispecchiarsi nelle vicende del pene e che tutti quanti potrebbero scoprire autori letterari e cinematografici che vengono costantemente nominati ed esaltati. Se fossi stata una liceale, sono sicura che avrei cercato tutte quelle opere e ne avrei fatto anch’io un piccolo culto.
Per questo, credo che questo libro sia importante come romanzo di formazione, ma solo per una persona ancora in formazione.
Per quanto riguarda gli atti osceni in luogo privato, sono rimasta delusa. Si tratta di una patina superficiale che vorrebbe far risplendere quella che invece è la normale vita di tutti.
Quello che mi ha colpito veramente è il trattamento riservato alle donne. Ho trovato incredibile l’immaturità insistita di questo personaggio, adorato da tutte le donne che fanno la fila per salvarlo da se stesso, ma che non è altro che un ragazzino egoista fino alla fine, quando è ultratrentenne. Lui adora le donne, ma nel banale modo in cui lo fanno sentire bene o lo gettano nella disperazione.
Le mette su un piedistallo, le annusa, le usa, ma semplicemente le disprezza.
Di tanti orgasmi minutamente descritti, ce ne fosse uno che riguarda lei.
daniela quartu
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