Katie Fforde – Thyme out

Love can grow on you…

katie

Niente di più leggero e rassicurante del romantico farloccume di Katie Fforde per trascorrere questo piovoso e grigio (di una sola piatta sfumatura) pomeriggio post ferragosto. Questa volta l’eroina coltiva ortaggi, che vende al suo burberissimo e sexissimo ex marito, chef di successo tornato al paesino per vedere se la ama ancora e per essere provvidenzialmente presente per consolarla quando Kitty, sua anziana ma anticonformista benefattrice, la rende una ricca ereditiera.

Arianna Pacini

Barbara Pym – Amori non troppo corrisposti #barbarapym

pym

Sono riuscita a finire Amori non troppo corrisposti, di Barbara Pym, un’autrice fornita di una dolce carica ironica, attiva fino agli anni 60. La storia è molto sfumata, a raccontarla perde molto, perchè è il modo in cui è narrata ad essere interessante. I personaggi femminili della Pym sono sempre molto vicini al vero, soli, pieni di ansie e preoccupazioni per il futuro, alla ricerca di un affetto che li salvi da pasti solitari e vacanze in oscure pensioni di campagna. Gli uomini vengono dipinti spietatamente, nei loro incurabili difetti, ma rappresentano un mondo molto affascinante. Una signorina invece di vivere la sua vita, indaga sulla vita passata e presente di un direttore di rivista letteraria e dei suoi congiunti…senza immaginare che…insomma è un libro carino su di un piccolo mondo, osservato con grande acutezza, in cui anche un cavolfiore al gratin ha la sua importanza in quanto emblema di esistenza.

maria luisa stella

I film di Wes Anderson, la musica delle CocoRosie, le statue di Cattelan, i romanzi di Jane Austen, le commedie di Nora Ephron, le opere di Mozart, le poesie di Emily Dickinson… Calvino la chiamerebbe leggerezza, e direbbe che è l’arte sopraffina di unire malinconia e umorismo, creando “un velo di particelle minutissime di umori e sensazioni, un pulviscolo di atomi come tutto ciò che costituisce l’ultima sostanza della moltiplicità delle cose”.
Così sono i romanzi di Barbara Pym, e leggerli è un tale divertimento. Amori non molto corrisposti è un romanzo del 1961, ed è quindi l’ultimo dei suoi libri pubblicati prima della “grande crisi”. Per quindici anni infatti, fino al 1977 quando uscirà Quartetto in autunno (finalista al Man Booker prize) Barbara Pym ricevette solo rifiuti. Gli editori continuarono a considerarla una scrittrice poco moderna fin quando in un articolo sul supplemento letterario del Times il critico Lord Davil Cecil e il poeta Philip Larkin la definirono “la scrittrice più sottovalutata del XX secolo”, e la ruota della sua fortuna girò di nuovo.
Amori non molto corrisposti è la storia di una comunità composta da zitelle, letterati sbruffoni, giovani fanciulle spensierate e molti, moltissimi preti. Viola e Dulcie, le due protagoniste, si incontrano a un convegno, uno di quei convegni in cui gli ospiti dormono in un collegio, in stanze spoglie con brandine di ferro gemelle. L’avvenimento principale al quale i convegnisti sono chiamati ad assistere è la conferenza del professor Aylwin Forbes, dal titolo “Alcuni problemi di un direttore”, al quale sarebbe seguita quella della signorina Randall, su “Alcuni problemi nella stesura degli indici”. Ma il professor Forbes, dalla bionda testa leonina, il naso ben fatto e gli occhi scuri, durante il suo discorso, sviene.
Quasi tutto quello che accade in questo romanzo ha origine in un gesto goffo, una figuraccia, una frase sbagliata. È un continuo seppur minuscolo precipitare di eventi ridicoli. Dulcie, che sarebbe anche bella se si valorizzasse un po’, è reduce da un fidanzamento che si è spento da solo. Viola cerca solo qualcuno che la ami, Lauren è giovane e Paul, il fioraio, se ne innamora. La madre del professor Forbes ha un alberghetto un po’ fané, La casa dell’aquila, in un posto di mare, il señor Mac Bride-Pereira, brasiliano, è una persona simpatica. Tutti bevono grandi quantità di thè, e indossano scarpe inappropriate. Sembrano unidimensionali, ma sono solo inglesi, meravigliosamente inglesi.

elena stancanelli – D- Repubblica