Freddie del Curatolo – La schedina di Gaetano

Copertina Spazio Autori senza ante

Si può tradurre in romanzo una vita di passioni, amicizie, buon cibo e musica? Si possono inserire aneddoti di vita vissuta con personaggi reali a cui si è legati? Freddie del Curatolo ci riesce molto bene in questo romanzo. Una grande amicizia fra due ragazzi, tifosi entrambi (Genoa e Bologna) attraversa le pagine del libro. Un codice d’onore unisce le loro vite legate al calciatore Gaetano Scirea, il suo stile nella vita come nel gioco. E dietro questo bailamme si intrecciano amori spesso idealizzati e mai corrisposti, la Liguria e la Romagna (luoghi tanto cari a Freddie), la musica e gli ottimi pasti, padri fedifraghi e partite allo stadio. La schedina, infine, è l’estremo atto di unione di queste due vite che suggellerà il loro legame col loro idolo Gaetano, come segno conferito da divine coincidenze. Un libro prezioso che salvaguarda l’amicizia come autentico valore al di là del mutare degli eventi.

Beppe Ardito

Quando le partite si ascoltavano alla radio e il calcio non era solo un business asservito al potere dei media. 

Quando si sognava di cambiare vita con la schedina in mano.

La storia di due tifosi e di un grande calciatore nell’Italia di fine Millennio. 

Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta di due amici che inseguono la ricchezza per trovare se stessi. 

Tre destini che si incrociano come segni del Totocalcio.

Attraverso la parabola di Gaetano Scirea, uno degli ultimi campioni di sport e di umiltà di un calcio che non esiste più, una storia surreale, sorprendente e tragica come può essere a volte il destino. 

Un romanzo in cui la realtà si mescola alla fantasia in un cocktail agrodolce di eventi che lascia in bocca al lettore il retrogusto di una morale forse troppo amara.  

Thomas Brussig – Litania di un arbitro

Thomas Brussig – Litania di un arbitro

brussig

Piccolo libro…
Come da titolo è uno sfogo di un arbitro mentre abbandona il tribunale dove è stato imputato e querelante in un processo (l’arcano viene spiegato alla fine).
Monologo ambientato a Berlino poco dopo la riunificazione.
Graffia a tratti, riflessioni sul calcio (autore è tifoso moderato) sul ruolo necessario dell’arbitro.
Ovviamente il sotto testo è molto più profondo (il potere, la responsabilità, la necessità e il dovere del controllo) o, almeno, così l’ho interpretato.
Oggetto “libro” molto ben fatto, bello da sfogliare.
In appendice un memoire della vita dello scrittore da tifoso nella Germania orientale prima e dopo la riunificazione.

Francesco M. Landolfi

andrea aletto: Grandissimo autore. Io ho letto “Fino a diventare uomini” più o meno sullo stesso tema, con un’interessante postilla finale sul calcio DDR (ad esempio, le presenza in nazionale di Joachim Streich sono state riconosciute dalla DFB solo dopo che Jurgen Kohler, quindi un Wessie, le aveva superate…). In fondo al viale del Sole è un libro che mi è rimasto nel cuore. Eroi come noi meno.

andrea Sartorati segno! della stessa casa editrice segnalo “voglio la testa di ryan giggs”, Galss Rodge, divertente storia alla sliding doors con protagonista involontario il fuoriclasse gallese