Camminavano come noi (They Walked Like Men) – Clifford D. Simak

Clifford Simak - They Walked Like Men_AVON 195 Jan Esteves

They Walked Like Men di Clifford Simak è un ingegnoso anche se alquanto bizzarro libro di fantascienza, che non sembra risentire di essere stato scritto nel 1962, grazie alla scrittura veramente brillante di Simak, meno conosciuto di altri giganti della fantascienza classica, ma sicuramente da riscoprire. La trama vede un giornalista di provincia trovare le prove di un complotto alieno per invadere la terra, ma non nel classico modo di tanti libri precedenti e successivi: gli alieni intendono…comprare la terra, e le modalità con cui si sviluppa il loro piano sono bizzarre ma efficaci. Simak rende sensato un cane alieno parlante, palle da bowling assassine e… molto altro, in una atmosfera alla Invasione degli Ultracorpi, che certamente risente delle paure da guerra fredda dell’America anni 50′. Ma questi timori sembrano prendere nuova attualità nel mondo del 2015, come tutta la tematica di Simak sulla perdita dell’innocenza della società americana del dopoguerra, sempre più lanciata verso la società dei consumi che oggi conosciamo: cosa sono del resto le grandi multinazionali, a partire da quelle del cibo, se non alieni sostitutivi di una società più pura e semplice…

alberto cavalasca

Camminavano come noi è un romanzo di fantascienza di Clifford D. Simak del 1962.

Il romanzo contiene espliciti riferimenti alla Guerra dei mondi di Wells, con suggestive e ironiche spunti sulla modalità dell’invasione e sui punti deboli degli invasori.

Philip K. Dick #PhilipKDick

Arrivo certamente tardi, da qualche parte si sara’ gia’ scritto.
Bancarella al mare di libri scontati. Dick. L’uomo dai denti uguali. Titolo curioso, pure una bella copertina. Leggo alcune righe,qui e là. Mi piace: acquistato. Mentre pago la commessa insiste perchè ne acquisti un altro dello stesso autore: “Vedrà, è bello!” Ok mi faccio convincere: Memorie di un Artista di Merda. Ragazzi questo qui è geniale oltre alla fantascienza è uno scrittore con i fiocchi. Atmosfere americane anni 60, descrizione perfetta dei luoghi, analisi della psicologia dei personaggi. Ne compro altri!

Bacchetti: anch’io l’ho scoperto abbastanza tardivamente, ma lo trovo davvero un autore affascinante, che peraltro ha ispirato un numero notevole di film geniali. Quelli che hai nominato mi mancano, metto in lista. Per conto mio consiglio vivamente Ubik.

 

Lorenza Inquisition Non è molto il mio genere, metà delle robe che scrive non le capisco 😦 Però riconosco che è bravissimo, dopo vari tentativi a vuoto con libri che mi lasciavano così e cosà ho letto la Svastica sul sole, minchia che bello. Nella mia top 25 di sempre.
lsss
Massimo: I due letti sono dei Romanzi,nulla di attinente alla Fantascienza. Svastica e Ubik romanzi o Fanta?
Luca Bacchetti boh, io non sono bravo con le etichette. Comunque si, fantascienza, se vuoi chiamarla così ma il primo in realtà è più fantapolitica. Viene raccontato un mondo dove a vincere sono stati i Nazisti (non quelli dell’Illinois) e i Giapponesi, e si raccontano gli Stati Uniti dominati e divisi in due, inseguendo un libro proibito (The Man in the high Castle, che è anche il titolo originale). In realtà non ho un ricordo chiarissimo della vicenda, ma alcune immagini sparse, come il collezionismo maniacale dei giapponesi per “reperti storici” tipo l’orologio di topolino, o le colt originali. I risciò che convivono con i razzi supersonici. L’atmosfera cupa e decadente. Ubik è più fantascienza, quello si. Cliniche di vita sospesa, una ragazza con poteri eccezionali e incontrollabili, spostamenti nel tempo, e, su tutto, Ubik. Ché Ubik è Ubik, e basta.  Io più che fantascienza la chiamerei “letteratura visionaria”. Sono immagini e visioni quelle che ti lascia addosso un libro di Dick. Fai anche fatica a stargli dietro, alle volte, e ti capita anche di chiederti dove voglia andare a parare, però le visioni che racconta ti affascinano e ti si appiccicano in qualche modo addosso. Non a caso ha ispirato tanti sceneggiatori e registi cinematografici.
Diegoliano: “La svastica sul sole” tecnicamente è ucronia.
Dick è uno dei miei scrittori preferiti (tolti gli scritti giovanili, una tremenda mappazza).
Imperdibili “Ubik”, “Tempo fuori di sesto“, “Labirinto di morte“, “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” e tanti tanti racconti più o meno brevi.
Nicoletta: Prima di leggere Dick pensavo che non mi piacesse la fantascienza XD Il mio romanzo preferito in assoluto e’ Ubik, davvero un capolavoro..ma mi sono piaciuti moltissimo anche tanti racconti (Rapporto di minoranza e altri racconti e’ una bella raccolta, ma anche i libri editi da Fanucci in ordine cronologico sono un bell’acquisto) e poi sicuramente La svastica sul sole, La trilogia di Valis, Ma gli androidi sognano pecore elettriche? e Un oscuro scrutar…e’ balzato da subito tra i miei scrittori preferiti.
ubik