Disaccordi imperfetti – Jonathan Coe #JonathanCoe @Feltrinellied

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Sono andata sul sicuro e mi sono comprata due libri di Coe. Questi sono racconti, tutti i racconti scritti da Jonathan Coe negli ultimi dieci anni, e un diario della sua ossessione per Billy Wilder scritto per i “Cahiers du Cinéma”. Alcuni degli scritti sono proprio belli belli, ma il mio preferito è un articolo apparso sui Cahiers du cinéma in cui parla della sua ossessione per un certo film di Wilder, Vita privata di Sherlock Holmes.
[Io ero una ragazzina strana e già alle medie mi ero letta la biografia di Wilder e avevo cercato di vedere i suoi film, ma solo quelli che davano alle due su Telemontecarlo, perché non avevo il videoregistratore.]

A fungere da introduzione al libro, una nota dello stesso autore che spiega quando e dove i racconti sono apparsi per la prima volta, nonché il particolare rapporto che lo lega a ciascuno di essi. Ognuno degli otto racconti si focalizza su una storia d’amore, che sia amore per se stessi, per la famiglia o per una terza persona. E  questo non è mai raccontato come amore glorioso, al contrario ne vengono messi in luce i momenti di stanchezza, i sotterfugi, le varie paranoie, insomma le imperfezioni che caratterizzano tutti i rapporti umani.

daniela quartu

DESCRIZIONE

I primi quattro racconti di questa raccolta sono percorsi da una vena di ironica malinconia per le occasioni mancate e per il passaggio inesorabile del tempo. In Nona e Tredicesima un musicista di piano-bar sogna ciò che avrebbe potuto essere; in V.O. Versione originale un regista della giuria di un festival dell’horror e del fantasy tentenna tra due rapporti possibili per ripiombare nell’inconcludenza di una vita mediocre; in Ai ferri corti una coppia di pensionati vive nella solitudine rassegnata di una casa sul mare alla quale non sono riusciti a dare un nome, neppure dopo anni di lunghe discussioni; in Leida una donna spiega la nostalgia a un giovane ammiratore. I successivi tre racconti sono storie compiute e allo stesso tempo – come dice l’autore nella nota introduttiva – schizzi e frammenti per un’opera di più ampio respiro intitolata Unrest, che traccia la storia di una famiglia borghese nella seconda metà del Ventesimo secolo. In Ivy e le sue sciocchezze l’io narrante è il figlio più piccolo, che a dieci anni, mentre la famiglia allargata è riunita per Natale, vede il fantasma di un uomo assassinato dalla moglie che cerca di uccidere la nonna. In Pentatonica assistiamo alla prima frattura di un matrimonio che rivela la fondamentale diversità nel sentire dei coniugi, durante il saggio a scuola della figlia. E in Rotary Park una donna scompare proprio alla vigilia di Natale nell’impossibilità di porre rimedio al senso di inquietudine che domina il suo matrimonio. Infine, Billy Wilder. Diario di un’ossessione, il racconto che chiude la raccolta, evoca la vera ossessione dell’autore per un film amato di Billy Wilder, La vita di Sherlock Holmes, e in particolare per la colonna sonora.

 

Jonathan Coe – Circolo chiuso

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Spesso i sequel non sono all’altezza del libro da cui hanno origine, nemmemo questo lo è secondo me.
Avendo letto “la banda dei brocchi” con piacere e Amazon me ne ha offerto il seguito per un niente, alfine l’ho letto.
I personaggi che mi erano piaciuti nel primo libro, qui sono caricature, le situazoni spesso ridicole. Es: personaggi che abitano quasi tutti a Birmingham e hanno passato assieme l’adolescenza per 20 anni non si incontramo mai, mentre spesso si incontrano a Londra neanche fossero Peppone e Don Camillo in piazza a Brescello.
Dai però Coe ha mestiere e riesce a far intrressare il lettore.

raffaella giatti

Circolo chiuso è un romanzo dello scrittore britannico Jonathan Coe, pubblicato nel 2004.

È il seguito de La banda dei brocchi e racconta le vicende dei personaggi già visti nel precedente libro.

Gli anni settanta sono finiti e Benjamin Trotter e i suoi vecchi compagni di scuola del King William sono ormai diventati adulti. Siamo negli anni novanta e la vecchia banda dei brocchi non esiste più: Benjamin Trotter continua a ricordare la sua vecchia fiamma del liceo e l’egoista fratello Paul è nel frattempo diventato un deputato laburista alle prese con problemi d’amore e attentati terroristici.

Molti punti oscuri de La banda dei brocchi sono finalmente sviluppati e chiariti, riuscendo quindi a rendere i due libri un unico grande affresco della cultura anglosassone della seconda metà del secolo.