Jeffrey Eugenides, Middlesex

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Di questo libro ho amato tanto la nonna Desdemona, i suoi bachi da seta che non sopravvivono alla traversata dalla Grecia agli USA, le sue tradizioni e credenze, il suo inglese imperfetto come se non si fosse mai del tutto lasciata alle spalle il paesino d’origine

Ho apprezzato la descrizione precisa e ipnotica della Detroit della Ford e della catena di montaggio, dalle atmosfere dickensiane.

Mi ha intrigato l’innamoramento di Callie ragazzina per la sua migliore amica e mi ha intenerito il pudore di Cal adulto prima di lasciarsi andare ad una nuova storia.

Mi ha convinto meno l’improbabile percorso di Callie quattordicenne per scoprire e accettare che la sua ambiguità fisica, dovuta ad una imperfezione genetica, sia effettivamente maschile mentre lei si è sempre ritenuta una femmina.

Un bel libro, con più di 500 pagine, una sola parola nel titolo e vincitore del premio Pulitzer

Arianna Pacini