-le inchieste del commissario Mari
Non so se sia stato recensito in precedenza però consiglio a tutti il libro “giusto e ingiusto” di Gianni Pesce che racconta le indagini vere del commissario di polizia Mari, suo pseudonimo, ambientate a Cagliari negli anni 70.
Uno stilo asciutto e non anedottico, inframmezzato da qualche poesia dell’autore. Ne esce fuori un personaggio positivo, fuori dagli schemi, un servitore dello stato che ha pagato personalmente l’aver compiuto il proprio dovere senza guardare in faccia nessuno. Consigliato vivamente (io sto leggendo già un altro libro dell’autore).
JNP
DESCRIZIONE
Il giovane funzionario della Polizia di Stato Gianni Mari nel 1969 chiede di essere trasferito in Sardegna. Viene assegnato al Commissariato del quartiere di San Michele, uno dei più turbolenti di Cagliari. Sono gli anni dell’arrivo massiccio della droga e di grossi cambiamenti nell’organizzazione della criminalità urbana. La vecchia delinquenza è spazzata via e inizia una fase completamente diversa.
Molte saranno le sorprese che lo attenderanno e la strada sarà tutta in salita. Imparerà che spesso il giusto è solo una maschera che copre l’ingiusto.
Le difficolta’ maggiori nasceranno pero’ dal rapporto con l’Amministrazione, piu’ incline a contrastare ed isolare i suoi rappresentanti onesti e volonterosi anziche’ lodarli e proteggerli.
Il libro è costituito da una raccolta di racconti: nella prima parte viene seguito un filo cronologico, nella seconda le narrazioni riguardano episodi singoli. Giusto ed ingiusto è un libro che vede, accanto al racconto dello scontro con i “poteri forti”, numerose storie di umanita’ varia, talvolta la piu’ disperata, con la quale l’autore si è perennemente trovato a contatto.
I primi libri di Gianni Pesce sono autoprodotti per cui consiglio di comprarli in ebook, altrimenti può essere difficile reperirli. Quando leggerete Radici e Sangue capirete poi perchè non sia stato facile trovare un editore.
