“i dirimpettai” di Fabio Viola è strutturato come una sit-com brillante, ma di quelle americane fatte bene e non come quelle italiane dove si vede benissimo che il salotto di casa è un set televisivo.
protagonisti due conviventi omosessuali, entrambi impegnati – con un grado di potere molto differente – nelle famose e altrettanto misteriose stanze dei bottoni della TV pubblica. più che dai nomi di battesimo i due si identificano come “il più anziano” e “il più giovane” e vengono raccontati da un misterioso ma discreto osservatore.
organizzato con brevissimi episodi, il romanzo racconta una roma benestante, edonista, attenta alle mode e a uno stile di vita che non può e non deve mischiarsi con quello della gente comune.
lo humour di viola è pungente, a tratti esilarante come nel rapporto dei due con la servitù o nei riuscitissimi cameo di vip e pseudo-vip (nel cast, involontariamente, adriana volpe e corrado augias). bravissimo l’autore a costruire una trama attorno a personaggi nati su facebook.
una lettura leggera, ma non superficiale. e con risate autentiche, non preregistrate.
andrea sartorati
FABIO VIOLA non fabio volo, sia chiaro.

