Libretto breve ma denso, che tocca alcuni degli aspetti più importanti della Fisica degli ultimi 100 anni, dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, con un approccio ovviamente ben poco matematico, ma più speculativo e filosofico.
Sono concetti che, avendo intrapreso studi tecnico-scientifici fin dalle superiori, un po’ mi hanno sempre interessato, e che peraltro in gran parte sono in qualche modo entrati nel nostro immaginario, ma devo ammettere che a leggerli espressi chiaramente tutti insieme si avverte un certo senso di vertigine.
Vertigine doppia, perché da una parte è la realtà descritta che ci lascia smarriti, senza un DOVE e un QUANDO come riferimenti bene o male fissi e inesorabili, dall’altra sono invece le menti che questa realtà l’hanno prima intuita, poi pensata e poi dimostrata che ci fanno sentire davvero piccoli tra i piccoli. Personaggi come Einstein e Bohr, che sono in grado di intuire nelle pieghe della realtà le tracce di qualcosa che va oltre alle loro stesse possibili percezioni possono solo lasciare smarriti e in un certo senso emozionati, come di fronte alla visione di una montagna che si sa benissimo di non avere la minima possibilità di scalare, ma che solo per la sua presenza ci fa sentire contenti di essere lì.
Luca Bacchetti
