André Aciman – Harvard Square @GuandaEditore #AndréAciman

harvardsquare

Per la categoria “pentapalluti di Internazionale”.
Una figura originale, intrigante, caciarona e un po’ folle: è Kala­sh­ni­kov, per gli amici Kalaj, un taxista esule tunisino catapultato ad Harvard, in disperata attesa della green card statunitense. Quando non lavora tiene banco al Café Algiers dove, a metà tra un filosofo e una figura grottesca, dà lezioni di vita, sputa fuoco su tutto e tutti, tesse tele nelle quali far cadere le sue numerose conquiste, sfugge alle donne che cercano di intrappolarlo, osserva con occhio severo il mondo e i suoi abitanti, ai quali non risparmia giudizi sferzanti e impietosi. Dall’altra parte del tavolo, il suo migliore amico. Amico? Davvero? Forse. L’Io narrante, debole, meschino e sfuggente.
Un misto di allegria e malinconia, di strafottenza e disperazione.
Un libro che mi è piaciuto molto.

anna littlemax massimino

DESCRIZIONE

È l’estate del 1977 e Cambridge è quasi deserta. Gli studenti di Harvard vanno in vacanza o a fare esperienze di lavoro all’estero, e sono pochi quelli che rimangono nella città oppressa dal gran caldo di luglio. Tra questi c’è un dottorando che si sta preparando per gli esami. È un ebreo di origini egiziane, un outsider nel mondo accademico di una delle università più antiche e prestigiose degli Stati Uniti. Nella suggestiva Harvard Square, punto di riferimento della vita studentesca, c’è un locale dal sapore mediterraneo, il Café Algiers, completamente estraneo all’ambiente pretenzioso che lo circonda. È qui che lo studente fa l’incontro che potrebbe cambiare il corso di tutta la sua vita. Qui conosce Kalashnikov, un tassista tunisino, così soprannominato per la sua parlantina caustica e chiassosa, che non risparmia nessuno: uomini, donne, bianchi, neri, capitalisti, liberali, conservatori… I due, uniti da una lingua comune, il francese, dal profondo senso di sradicamento e dalla nostalgia per le atmosfere dei loro paesi d’origine, diventano inseparabili. Rinviata ogni decisione sul futuro, riempiono le afose giornate di chiacchiere, cibo, vino, caffé, gite al lago e belle donne. Fino a quando non ricomincia il semestre invernale ed entrambi vengono risucchiati dalle loro “vite di sempre”, inconciliabilmente diverse.

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