Racconto lungo delizioso, che contiene tutti gli elementi tipici di una storia potenzialmente interessante: un viaggio in treno allo stesso orario di tanti anni prima e l’incontro fortuito fra due protagonisti – natualmente vecchi fidanzati! – che inizialmente fingono di non riconoscersi.
l’autore sceglie di alternare il punto di vista dei due passeggeri. si scopre così che le premesse del passato hanno dato vita a due futuri diametralmente opposte rispetto alle previsioni. ma soprattutto si capisce che le ragioni granitiche dell’una sono mitigate dal l’insicurezza e dalla tristezza di fondo dell’altro: un po’ (tanto) ha ragione lei, un po’ (poco) ha ragione lui, ma alla fine è soprattutto la vita a distribuire le carte del gioco.
un libro da leggere, specie per chi si è sentito spesso dire “chissà dove arriverà un giorno”, quando magari preferiva che gli altri si chiedessero semplicemente se aveva davvero voglia di andare da qualche parte.
andrea sartorati
