Peter Cameron – Quella sera dorata #petercameron

cameron

E’ il primo libro di Peter Cameron che ho letto ed è stata una lettura devo dire piacevole..
La trama in due parole..: Il giovane Omar Razaghi decide di scrivere la biografia del compianto Jules Gund, scrittore di un unico libro di buon successo. Per poter riuscire nel suo intento scrive una lettera per chiedere l’autorizzazione alla moglie, all’amante , ed al fratello, tutti viventi nel piccolo villaggio di Ochos Rios, in Uruguay.
L’autorizzazione alla richiesta del giovane viene negata – Omar è quindi
” costretto” a recarsi in Uruguay per cercare di convincere i tre a concedergli l’agognata concessione alla pubblicazione…

Non è ” altissima ” letteratura ma la narrazione scorre rapida , senza che la noia faccia capolino e nonostante non si tratti di un romanzo ” d’azione” , le 318 pagine si leggono in un paio di giorni.
Considerato che questo dovrebbe essere la settima opera del nostro, non mi resta che andare a ritroso nel catalogo.

enrico morandi

Descrizione

Quando qualcuno si accinge a scrivere una biografia, parenti e amici del biografato cercano quasi sempre di ostacolare l’iniziativa, nel terrore di trovarsi di fronte, in un futuro minacciosamente vicino, alla solita compilazione intessuta di svarioni, congetture e voli di fantasia non autorizzati. È quindi ovvio che né la moglie, né il fratello, né l’amante del defunto Jules Gund, autore di un solo e venerato libro, desiderano che il giovane Omar Razaghi si rechi nella tenuta di famiglia in Uruguay e si impicci di faccende – piuttosto scabrose, fra l’altro – che non lo riguardano. Ma Omar ha una fidanzata che ripone in lui consistenti aspettative e lo mette, di fatto, sul primo aereo per il Sudamerica – ignorando di consegnarlo così, nel ruolo di amoroso, a tre consumati professionisti della dissimulazione. È solo l’inizio di una commedia brillante e feroce, dove nessuna combinazione di fatti, sentimenti o rivelazioni è esclusa in partenza; e l’impeccabile regia stilistica di Peter Cameron si mette al servizio di una storia che, senza parere, molto dice su una delle perversioni collettive più grottesche e contagiose: la smania di guardare la vita altrui dal buco della serratura.

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