Shantaram – Gregory David Roberts #shantaram

shantaram1

Questo malloppazzo di 1170 pagine si legge in un soffio… merito della storia avvincente (pare sia autobiografico, ma sono scettica, in alcune parti rasenta il fantasy!!!!) e dallo stile niente male. Ne ho sentito parlare sempre bene, secondo qualcuno è un capolavoro (esagerati!) comunque lo consiglio a tutti quelli che hanno un ereader o uno sterno/panza abbastanza allenati per tenerlo su nel caso in cui si ami leggere a letto. Scherzi a parte, merita la lettura: drammatico, incalzante è ambientato prevalentemente in India, offrendo anche uno spaccato della società indiana, c’è amicizia, c’è amore, ci sono traffici loschi, c’è la vendetta, c’è la violenza… tutti ingredienti che mischiati assieme fanno la loro porca figura!

Da internet “Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l’Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.”

Ivana Vignato

Shantaram è la storia schietta e anti-retorica di un latitante – basata sull’esperienza di Roberts – in fuga a Bombay; un uomo che apre un piccolo ambulatorio gratuito in uno slum (baraccopoli) del terzo mondo, lavora per il principale boss della mafia di Bombay, opera come riciclatore di denaro sporco e come “soldato di strada” (una locuzione inglese che designa gli operatori volontari che assistono le persone socialmente svantaggiate, tentando di evitare che abbiano guai con la legge), affronta le armi russe nelle montagne dell’Afghanistan e si guadagna il soprannome – attribuitogli con acume dalla madre della prima persona, ritenuta affidabile, incontrata a Bombay – di Shantaram, che in lingua marathi significa “uomo di pace” ovvero “uomo della pace di Dio”.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.