Terminato in pochi giorni questo libro appena uscito e abbastanza consigliato qui e la. Devo ammettere che Mary Costello è brava, almeno secondo me. E’ un romanzo con pochissima azione, si pensi che in meno di 200 pagine l’autrice racconta tutta la vita di una donna irlandese, Tess. Gli avvenimenti sono molto concentrati, perché l’autrice più che altro pone l’accento sui sentimenti dalla protagonista. Sì, più che il racconto della vita di una donna direi che potrebbe essere il suo diario dei sentimenti. E’ tutto pervaso da una malinconia di fondo che non ti molla mai, ma non ti stanca. Tess è una donna sfortunatissima, che vive un’esistenza come se fosse sospesa dalla realtà, in perenne attesa che succeda qualcosa per essere felice: nemmeno a dirlo, questo momento non arriverà mai. E’ una anti eroina che subisce tutto quello che le capita (e le capita davvero di tutto, credetemi) passivamente, come se non potesse ribellarsi, come se sentisse di meritarselo, come se sopportasse tutto solo perché spera sempre in un DOPO. Non è irritante, anzi, è molto umana in questo e molte di noi potremmo ritrovarci nelle sue debolezze. A volte, mentre si abbandona alla tristezza verrebbe voglia di strattonarla urlandole di reagire, di darsi una mossa, di andarsi a prendere quello che vuole, ma poi finisci con il darle una pacca sulla spalla e ad accettarla così com’è. Una donna sola, sfortunata e malinconica, che vive di libri e di ricordi e nel mentre invecchia. Sembrerebbe un libro da non leggere, e invece no. Esistono anche i perdenti, gli sconfitti in partenza, quelli che non ci provano nemmeno a lottare perché sanno già che andrà a finire male. Quelli che aspettano le disgrazie, e tra una e l’altra si dimenticano di respirare.
Paola Castelli
