guerra

E questa mattina, alle ore 1.35 ho terminato Guerra e Pace, un(quattro) libro(i) che mi ha(nno) sempre fatto un po’ paura, forse perché io con gli autori russi vado d’accordo solo se supero la centesima pagina, un po’ perché più di 1400 pagine fanno impressione… Non mi metto qui a recensire questa opera d’arte, perché non ne sarei capace come vorrei, ma posso dire che è un libro meraviglioso, completo, che ti riempie.
Ci si innamora degli ambienti, dei personaggi, delle vicende. C’è la guerra e ci sono le vicende umane, c’è la sofferenza, la gioia, il senso della vita.
Concordo con chi mi scriveva che lo avrei terminato in poco tempo (quasi tre settimane mi sembrano buone…).
Ultima osservazione riguardo l’edizione: pare che la migliore traduzione sia quella della Garzanti, ma non avendola trovata nelle due librerie vicino casa, ho dovuto ripiegare sull’edizione Einaudi, altrettanto bella ma che ha un solo difetto per chi non conosce la lingua francese, perché le tante parti in lingua non sono tradotte.

Ivana Vignato

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