Arabia Felix, Thorkild Hansen

Arabia Felix, Thorkild Hansen: The Danish expedition 1761-17676708831

Non è un libro di quest’anno. Lo lessi per l’esame di Lett. Scandinave qualche anno fa.
Mi piacerebbe fargli un po’ di pubblicità e consigliarvelo perchè è meraviglioso. Non mi aspettavo un capolavoro, a vederlo, a primo impatto. Credevo fosse il solito mattone pacco che c’è in ogni esame di Letteratura e l’inizio mi stava dando ragione. Invece, superate le prime 100 pagine, diventa stupendo. Interessante, accattivante, scritto benissimo e con una storia che vibra di vita e verità, ricerca, intensità.
Hansen era un giornalista danese. Ha scritto vari romanzi-inchiesta a tema storico, documentandosi tantissimo. I suoi libri sono interessanti perchè l’ingrediente principale è il fatto storico ma non pesano come potrebbe farlo un saggio storico perchè sono romanzati.
“Arabia Felix” è sorprendente, intelligente e poetico. Sembra di essere lì con i personaggi, di fare il viaggio con loro. Ci si emoziona e si impara.
Vi trascrivo una citazione, meglio che parli per me. Vi lascio anche il link che rimanda al catalogo Iperborea. Quanti conoscono questo piccolo gioiello di casa editrice? Pubblica solo autori nordici e fa un gran lavoro di diffusione culturale.

“Non avere niente, non essere niente; la definizione che dà il deserto della vita umana non era nuova per Carsten Niebuhr. Fin dall’inizio aveva rifiutato gli alti titoli che von Haven e Forsskål avevano richiesto come condizione per partecipare alla spedizione. Non aveva voluto essere professore, non aveva preteso pensioni a vita e non aveva dato per scontato di dover essere il capo della spedizione. Alla fine si era anche tenuto alla larga dall’ambiziosa lotta di potere tra gli altri due. Nel deserto era in ogni caso indispensabile rinunciare a tutti i privilegi, vestirsi come gli arabi e condividere la loro povera vita. Qui titoli e ricchezza sarebbero comunque stati fuori luogo quanto il loro abbigliamento europeo. Non era affettazione da parte di Niebuhr, ma una pura e semplice condizione per sopravvivere e poter svolgere il compito affidatogli.

Chi vuole vedere deve farsi quasi invisibile. Chi vuole ricordare deve vivere inosservato e dimenticato. Nelle capanne del caffè della Tihamah Niebuhr passa la notte insieme ai poveri contadini del deserto che non sanno niente della sua carta dello Yemen. Sembra uno di loro, è vestito come loro, parla la loro lingua, divide con loro il pane di durra, le pelli sulla panca di terra, l’acre odore del sudore. Gli offrono il loro kishr, ascolta le loro storie, guarda i loro occhi seri e sempre più si rende conte che la via che porta in alto è senza interesse. La verità non può fluttuare nell’aria. Sta sulla terra, ai nostri piedi; asini e uomini la calpestano e la insudiciano,ma non importa, la verità rimane sulla terra; è la terra, in un certo senso, tesa sotto di noi come una rete di sicurezza: più in basso è impossibile cadere. Perciò non c’è ragione di temere. Non esiste sconfitta.”

Selena Magni

A proposito della casa ed Iperborea (corsi e ricorsi del Gruppo :-D)
“Piccola premessa: io di solito non compro i libri delle edizioni Iperborea perché hanno un gravissimo difetto che mi irrita molto. Non rimangono aperti. Credo abbiano dentro una specie di molla che fa sì che rimbalzino. Se per caso li appoggi aperti capovolti sul tavolo, compiono un balzo fulmineo e oplà! si richiudono. Non parliamo poi di leggere a letto comodamente distesi su un fianco e appoggiati su un gomito! Impossibile tenere aperte le pagine con una mano sola a meno di non avere una manona gigantesca o usare due mattoni come ferma libro. Probabilmente l’Iperborea pubblica cose meravigliose, ma io non lo saprò mai (a parte Piccoli suicidi tra amici che lessi anni fa)”
Anna LittleMax Massimino
L’unica alternativa per questi libri è forzarne l’apertura, e rimangono lì, aperti come cozze.

Carlo Mars: Infatti pubblica cose molto belle :)) ma capisco bene il commento ahahah 

Mely Kronos Zaffiro Ahaaaahh!!! C’è un trucco! (Cioè… non l’ho provato con Iperborea ma con altri libri coi quali ho avuto un problema simile 

Lorenza Inquisition Sì, spaccare tutto (sono una tipa propensa all’azione viùlenta)

Angela Del Rosso qual’è il trucco Mely?! facci partecipi. Ma no, inqui, nooo!

Lorenza Inquisition Martellateeee!

Angela Del Rosso sei peggio di pepe carvalho, che bruciava i libri #cattivainqui.

Mely Kronos Zaffiro Ahahah no xD praticamente, trattasi (prima di cominciare la lettura) di aprire poche pagine alla volta (alternando un po’ l’inizio e un po’ la fine) e premere delicatamente fino ad arrivare al centro. A volte è necessario ripetere l’operazione un paio di volte, ma è come massaggiare un libro tesissimo per farlo rilassare… beh, coi miei libri ha funzionato

Giulietta Isola anche per me sono difficoltosi…inoltre per le dimensioni mi scompaginano la libreria e corro il rischio di romperli mentre leggo per aprire meglio le pagine…fasidiosi.

Lorenza Inquisition Cosa c’entra Angela se li brusci non li puoi leggere ma martellati stesi sì

Mely Kronos Zaffiro Ah dimenticavo. Lo si fa posando il dorso del libro sul tavolo, altrimenti si scolla tutto 

Diegoliano Zetti Iperborea pubblica Paasilinna, già solo per questo merita stima.
Certo, il formato non è fra i più comodi…

Anna LittleMax Massimino Mamma mia! Ma dove vai a ripescarle queste cose? Non ricordo quasi di averlo scritto. La penso ancora così anche se negli anni ho addirittura letto un altro libro Iperborea. Non potrei mai forzarne l’apertura: soffrirei troppo 

Lorenza Inquisition Sto aggiornando con la nuova catalogazione il blog e ieri ho riletto sto pezzo. Coincidenza fu!

Luca Bacchetti ” Leggo solo libri usati.Li appoggio al cestino del pane, giro pagina con un dito e quella resta ferma. Così mastico e leggo. I libri nuovi sono petulanti, i fogli non stanno quieti a farsi girare, resistono e bisogna spingere per tenerli giù. I libri usati hanno le costole allentate, le pagine passano lette senza tornare a sollevarsi. Così alla trattoria di mezzogiorno mi siedo alla stessa sedia, chiedo minestra e vino e leggo. ” qui ci sta benissimo.

Selena Magni Ahaahha devo dire.che è vero! Quando ho letto la Saga di Gösta Berling mi facevano male le mani! Io i libri li maltratto ma per chi li ama intonsi, è un dramma! Per il formato, a me piace e ormai è un tratto distintivo!

Però davvero, hanno un catalogo davvero pregevole!

Anna  LittleMax Massimino Sono d’accordo con te, Selena. I due libri che sono riuscita a leggere mi sono piaciuti molto.

 

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